Un affondo per dire "no allo sfratto per il Club Scherma Torino". Un flash mob organizzato dalla società sportiva che quest'anno compie 140 anni di vita e che il 1 settembre rischia di non avere più una sede. La concessione concessagli dal Comune di Torino sarebbe infatti decaduta e l'ultimo giorno in cui schermidori e lavoratori potranno stare a Villa Glicini, dentro il parco del Valentino, sarà il 31 agosto.
Rischia dunque di abbandonare il Parco del Valentino anche una delle attività più antiche e di tradizione. Una perdita che, come sottolinea il presidente del Club Mario Vecchione, potrebbe rendere ancora più grave lo stato di degrado della zona: "Se togliamo dei punti di aggregazione sociale come questi apriamo la strada alla delinquenza e allo spaccio di droga".
Dello stesso avviso il noto regista Davide Ferrario, anche lui tesserato del Club Scherma Torino: "A pochi metri da noi, di fronte, abbiamo l'esempio del Cacao. Anche lì vecchi concessionari mandati via, nuovi concessionari arrivati con un bando. Non hanno mai realizzato niente. Attualmente l'area è completamente abbandonata. Se domani mattina dovesse chiudere questo club resterebbero i muri che presto sarebbero abbandonati in una zona degradata".
All'interno del club lavorano 40 persone che se il club dovesse perdere la propria sede rischierebbero il posto di lavoro.