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Venerdì, 19 Aprile 2024

Corso Vittorio, una ciclabile umana per la sicurezza: "Torino come Milano, diventi città a 30 km orari"

L'iniziativa in largo Vittorio alle prime luci dell'alba: un centinaio di ciclisti hanno formato una catena umana lungo la corsia ciclabile che si trova sul controviale

Una catena umana lungo la corsia ciclabile di largo Vittorio a Torino per denunciare l'insicurezza che i ciclisti ogni giorno sono costretti a vivere per le strade di Torino. "A oggi le strade sono veramente poco sicure per chi pedala", denuncia Elisa Gallo, portavoce della ciclabile umana. I motivi principali che causano gli incidenti sono l'eccesso di velocità e la distrazione. Per risolvere il problema la ricetta proposta è una: "Torino segua l'esempio di Milano e diventi una città a 30 chilometri orari". 

"Chiediamo strade sicure", spiega Elisa Gallo, "Una città per le persone e la sicurezza di chi decide di utilizzare la bicicletta o altri mezzi sostenibili. A oggi le strade sono veramente poco sicure per chi pedala, ma soprattutto per chi vorrebbe farlo ma non lo fa perché ritiene che sia pericoloso. Siamo qui simbolicamente su questa ciclabile per fare vedere che c'è uno spazio per le biciclette, anche sulle strade normali. Deve essere dedicato, rispettato e garantito".

Sì, perché le ragioni per tutelare i ciclisti sarebbero molte: "Tutte le persone che si muovono in bicicletta sono un contributo all'aria più pulita, allo spazio pubblico, a una città più sana e vivibile", continua Gallo, "I principali motivi per i quali avvengono gli incidenti sono l'eccesso di velocità e la distrazione. Nell'ambito urbano ridurre la velocità a Torino e fare in modo che venga contenuta riduce il rischio di collisioni gravi e letali. Le città trenta sono città in cui la velocità sulle strade urbane viene ridotta a trenta chilometri orari invece di cinquanta. Non in tutte le strade e non con un solo cartello, perché le strade devono essere ripensate e riprogettate affinché le persone vengano portate a condurre l'auto più piano". 

Torino quindi dovrebbe seguire l'esempio di Milano? "Torino ha già votato un atto in consiglio comunale per diventare 'città 30', dovrebbe solo mettere in pratica quello che è già stato chiesto alla Giunta di fare. Non basta dichiararlo, ma vanno ripensati zona per zona i quartieri, in modo da farli a 30 chilometri all'ora, per poi far diventare tutta la città così. Torino deve seguire quel che ha già fatto Beppe Sala a Milano". 

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