Secondo Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, la decisione di scegliere Parco Dora come location dell'edizione di quest'anno di Terra Madre è stata una scommessa vinta: "È sotto gli occhi di tutti il risultato, neppure noi ci aspettavamo una cosa così forte. È impressionante vedere così tanti giovani e, siccome i giovani sono il nostro futuro, sono felice di vedere che questa Terra Madre si è caratterizzata per la presenza massiccia di leve giovanili.

"Non conoscevo questo posto", continua Petrini, "devo dire che è bello anche esteticamente e sono contento anche per gli abitanti di questi quartieri che hanno avuto il piacere di vedere come il loro territorio non è periferia abbandonata, ma riesce addirittura a diventare il centro del mondo".

Poi sui temi della manifestazione Petrini ha indicato due obiettivi da raggiungere: "Il problema a questo punto è che tutti noi dobbiamo essere soggetti attivi, non pensare solo a puntare il dito sulla politica, cerchiamo di cambiare i nostri comportamenti, meno spreco nelle nostre case e frigoriferi e meno consumo di carne, ne consumiamo troppa che non ci fa bene alla salute e crea molto problemi dal punto di vista delle emissioni di Co2 e della mancanza di acqua".

"È stata una scommessa fare questa edizione a Parco Dora", ha spiegato Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, "so quanta perplessità c'era intorno a questa scelta. Abbiamo rischiato, ci siamo assunti delle responsabilità. Da qui lanciamo un messaggio di grande incoraggiamento sulla rigenerazione in uno dei luoghi simbolo. Rendere fruibile e accessibile a tutti e tutte Terra Madre è nello spirito della manifestazione. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e lungimirante, ha funzionato quasi tutto, c'è solo qualche piccola cosa da migliorare dal punto di vista organizzativo". 

Soddisfatto anche Matteo Marnati, assessore della Regione Piemote: "Credo che queste tematiche oggi facciano la differenza. Il tema del cibo e della lotta ai cambiamenti climatici. C'è più sensibilità da parte della popolazione".