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Borgo Dora pedonale continua a far discutere: nuova manifestazione in piazza, nonostante le minacce di morte

In piazza molti esponenti del Comune

Nessuna pedonalizzazione ha diviso e fatto discutere quanto quella di Borgo Dora. Dall'estate del 2020, periodo in cui è cominciata la sperimentazione del Comune di Torino, è stato un continuo dibattito, accesissimo, che è culminato addirittura con un biglietto contenente minacce di morte ad Angela Donna, presidente dell'associazione Borgo Dora Camminabile. 

Domenica 31 gennaio c'era anche lei alle 11 del mattino in piazza Borgo Dora per l'ennesima manifestazione a sostegno della pedonalizzazione del borgo. Insieme a lei i volontari dell'associazione hanno distribuito volantini ai residenti per spiegare quelli che a loro avviso sarebbero i vantaggi dalla pedonalizzazione dell'intero territorio che ogni sabato mattina ospita il Balon. 

Al momento il progetto iniziale di pedonalizzazione ha subito una sostanziale modifica. L'amministrazione comunale ha infatti accolto la richiesta di riapertura di via Andreis, arteria fondamentale per decongestionare il traffico che gravita attorno anche al mercato di Porta Palazzo. Una soluzione salomonica che però sembra non accontentare i più intransigenti di tutti e due gli schieramenti. 

Chi è pro pedonalizzazione vede nella riapertura di via Andreis una sconfitta, mentre chi è contrario vorrebbe più vie dedicate al transito degli autoveicoli. In mezzo ci stanno coloro che vedono questa soluzione come un risultato. Politica in primis. Alla manifestazione di domenica erano tanti i rappresentanti del Comune presenti: dagli assessori Unia e Lapietra; al presidente della Circoscrizione Luca Deri; fino a Enzo Lavolta, candidato alle primarie del centrosinistra. 

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