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Sanità in Piemonte, i conti non tornano: tra spese covid e bollette salate mancano 485 milioni di euro

Il caro bollette negli ospedali costa 100 milioni l'anno in più alla Regione

Dai 100 milioni di euro in più che il Piemonte dovrà pagare per la spesa energetica dei propri ospedali, ai 385.000.000 di euro che non sono ancora arrivati da Roma come compenso delle spese affrontate durante la pandemia. Il bilancio della sanità piemontese è barcollante ed è per questo che domani, mercoledì 16 marzo, al ministero della Salute andrà in scena la resa dei conti tra amministratori locali e il ministro Roberto Speranza. 

"Il bilancio del 2021 lo abbiamo chiuso in pareggio dando fondo a tutte le risorse che avevamo, anche quelle straordinarie", spiega Luigi Icardi, l'assessore della Sanità piemontese, "ma il tema è che da Roma non ci hanno compensato le spese covid. Mancano 5 miliardi e mezzo per la sanità nazionale e domani noi tutti assessori regionali alla sanità saremo dal ministro dove rappresenteremo l'esigenza preventiva di avere le risorse, la possibilità di modificare i tetti di spesa del personale e risorse aggiuntive. Se vogliamo fare la riforma della medicina territoriale a queste condizioni non siamo in grado". 

Il tema infatti verrà affrontato durante una commissione speciale sul decreto ministeriale 71, quello che dovrebbe riformare la medicina territoriale. Testo che verrà respinto dal Piemonte e da moltre altre regioni italiane: "Il Piemonte non darà il via libera al decreto perché non ci sono le condizioni per approvare una riforma senza soldi e senza personale". 

Mancano dunque i soldi alla sanità piemontese. Non ci sono i 5 miliardi e mezzo del Governo per le spese covid, dovranno essere pagati 100 milioni di euro in più a causa del caro bollette e non ci sono i soldi per il personale delle future case di comunità.

Secondo l'assessore Icardi il tema sarebbe anche questo perché ci sarebbero i fondi europei del pnrr per le case di comunità, ma mancherebbero quelli per il personale: "Ci sono i soldi per fare le strutture. Io credo da rivedere alla luce degli incrementi dei costi che sono sotto gli occhi di tutti. Il tema però è quello della spesa corrente necessaria a far funzionare tutti gli anni queste strutture, altrimenti facciamo delle scatole vuote". Le case di comunità previste in Piemonte sono 91. 

Per quanto riguarda invece l'aumento della spese energetica degli ospedali Icardi ha aggiunto: "L'unica via per razionalizzare i costi è un intervento del Governo perché non possiamo abbassare la temperatura o spegnere la luce negli ospedali. A partire da dieci anni fa avrebbero dovuto fare interventi di isolamento termico ed efficientamento energetico, oggi abbiamo un patrimonio di edilizia sanitaria vecchio. I costi sono difficilmente contenibili. L'unica via è un'intervento del Governo". 

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