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Torino, la protesta degli ambulanti di piazza Bengasi esiliati da nove anni: "A rischio il lavoro di 180 famiglie"

Scontenti anche i residenti per i nuovi parcheggi blu

L'inaugurazione della stazione della metropolitana di piazza Bengasi non per tutti è stata una semplice festa. Qualcuno ne ha approfittato per fare sentire la propria voce. È il caso di alcuni residenti e ambulanti che hanno organizzato un presidio di protesta. Ad agitarli due questioni: lo spauracchio di un nuovo cantiere e il mercato che da nove anni è stato trasferito da piazza Bengasi a via Onorato Vigliani. 

“Io da nove anni sono stato spostato nel mercato di via Onorato Vigliani che non è confacente con la nostra attività. Ci hanno promesso sempre che saremmo tornati in piazza, ma al momento non ci hanno dato alcuna prospettiva”, raccontano gli ambulanti che sono al di là della recinzione che isola l'area dell'inaugurazione dal resto della piazza. 

“Ci avevano detto che saremmo rimasti quattro anni là. Abbiamo sempre chiesto di tornare qua. Noi non sappiamo nulla di definitivo su quel che sarà il progetto del parcheggio interrato. Abbiamo delle attività ferme bloccate perché siamo in una zona dove non si può lavorare bene. Io ho lavorato per 40anni in questa piazza. Abbiamo dipendenti e personale. La pazienza sta finendo”, continuano gli ambulanti. 

“Per noi è un giorno di festa per quanto riguarda la comunità torinese, però noi siamo in attesa che ci diano la possibilità di tornare alla normalità. Si parla di altri anni di cantieri. Noi continuiamo a fare debiti perché in via Onorato Vigliani non lavoriamo. Per il bene di 180 famiglie attendiamo di tornare qua”, concludono gli ambulanti.

Altro tasto dolente è il parcheggio a pagamento che è stato tracciato a ridosso dell'ingresso della metropolitana.  


 

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