Irpef, Cirio disinnesca la 'minaccia' di Marrone: "I bilanci non si fanno a seconda dei colori politici"
L'esponente di Fratelli d'Italia aveva chiesto la riduzione dei trasferimenti regionali alla Città di Torino
Il giorno dopo a prevalere è la concordia istituzionale. Tra Stefano Lo Russo e Alberto Cirio, o meglio tra Comune di Torino e Regione Piemonte, è pace fatta. Il campo di scontro sul quale negli ultimi giorni si è giocata la partita è stato quello dell'aumento delle tasse, per la precisione dell'aumento dell'Irpef approvato nel pomeriggio di ieri, lunedì 14 febbraio, in Sala Rossa dal consiglio comunale.
Ad accendere le polveri è stato Maurizio Marrone, assessore regionale ed esponente di spicco di Fratelli d'Italia. Marrone nei giorni scorsi aveva parlato di "maxi stangata fiscale contro il ceto medio" e aveva annunciato che "per dimostrare che esiste ancora il centrodestra deve battere un colpo e ostacolare la stangata con ogni azione possibile, non solo dall’opposizione della Sala Rossa, ma anche dal governo della Regione Piemonte". Come? "Chiederò al collega Tronzano di valutare insieme una riduzione dei trasferimenti regionali al Comune di Torino pari al gettito della stangata".
Parole che vengono bollate da Cirio come una provocazione che fa parte della dialettica politica, mentre per Lo Russo si tratta invece di qualcosa di inaccettabile. "Non sono parole degne di un rappresentante delle istituzioni", ha detto il sindaco di Torino che poi ha aggiunto, "Tendo a separare le affermazioni personali con i ruoli delle istituzioni. Credo che sia profondamente sbagliato da parte di un componente del Governo regionale di minacciare la città di tagli, ma i rapporti con il presidente Cirio sono di grande qualità e lo sono anche con l'assesore al Bilancio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano".
"Sono convinto che la concordia istituzionale sia un valore sempre", spiega Cirio poco dopo, "questo non vuol dire azzerare la dialettica politica che esiste. Credo che Marrone abbia voluto fare una provocazione per segnalare come l'aumento delle tasse viene visto con sfavore e non con favore. Non facciamo diventare la dialettica politica un qualcosa che mina la concordia che c'è e ci deve essere. Il momento è quello di affrontare grandissime difficoltà insieme".
Quindi non verranno ridotti i trasferimenti regionali al Comune di Torino? "I bilanci regionali non si fanno tagliando a seconda dei colori politici. L'assessore Marrone con una provocazione ha segnalato come fosse naturale il dissenso all'aumento delle tasse".
Crisi in Regione
Che Marrone non abbia voluto parlare a Lo Russo per mandare un messaggio a Cirio? In fondo è evidente e noto ormai da un paio di settimane che in Regione Piemonte c'è crisi tra le forze che compongono la maggioranza, soprattutto dopo la votazione per l'elezione dell'Ufficio di Presidenza dal quale è stata esclusa proprio Fratelli d'Italia.
"Anche nelle migliori famiglie ci sono momenti con tensioni. Noi dopo tre anni di Governo lo abbiamo vissuto, anche enfatizzato dalla situazione nazionale", spiega Cirio, "Prevale la consapevolezza in tutti che il centrodestra è un valore se resta unito, io credo nel centrodestra unito e ho profondo rispetto per tutte le componenti della maggioranza. C'è la consapevolezza ancora più forte che dobbiamo stare insieme perché stiamo lavorando bene insieme e adesso possiamo rialzare la testa dalla pandemia e abbiamo grandi opportunità per fare bene per il Piemonte".