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Il monito di Cirio: "Assembramenti in centro inaccettabili: chiesto interventi netti per limitarli"

Il governatore si è detto preoccupato che il Natale possa essere una nuova estate

Lo sguardo è duro, il tono inflessibile; alle sue spalle il logo del Dirmei, il Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive. Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, affida a un video messaggio rilasciato nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 30 novembre 2020, il suo monito ai cittadini piemontesi. 

"Da domenica il Piemonte è zona arancione e questo vuol dire una serie di libertà in più. Quel che ho visto nella giornata di domenica è stato qualcosa che speravo di non rivedere. Mi è tornata alla mente questa estate, quando usciti dalla Fase 1 dell'emergenza si è vissuto come se le regole fossero un ricordo del passato", dice Cirio. La sua preoccupazione è che la smania dei piemontesi di godersi la rinnovata libertà possa trasfromarsi nell'ennesima miccia in grado di accendere nuovamente la pandemia. Ieri sul tema si è tenuta una prima riunione delle istituzioni. 

"Le immagini degli assembramenti nel centro di Torino mi hanno portato a richiedere al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica un intervento forte, netto e determinato perché quelle situazioni non debbano più accadere", ha spiegato Cirio, "Non possiamo permetterci vanificare lo sforzo fatto". 

Nel pomeriggio di oggi, martedì 1 dicembre, ci sarà l'ennesima riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica insieme alle categorie dei commercianti per cercare soluzioni che limitino il caso nelle vie delle città piemontesi. 

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