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Tre anni fa subì un'aggressione razzista sul bus, oggi solidarizza con i manifestanti americani

Sarà in piazza a manifestare

Un lungo video su Instagram per denunciare il fatto che il razzismo c'è anche in Italia, non solo negli Stati Uniti. A parlare è Aram, una ragazza torinese che nel novembre del 2017 era stata vittima di un'aggressione razzista su un bus di Torino. La ragazza ha così voluto solidarizzare con la protesta statunitense in seguito all'uccisione di George Floyd a Minneapolis.

A ricordare l'aggressione di tre anni fa è lei stessa. "L'esperienza peggiore che ho avuto è la famosa storia di "Giulia" - all'epoca la ragazza era minorenne e i giornali usarono questo nome per raccontare la vicenda - Stavo andando a scuola e quando sono salita sul pulman mi è arrivato un calcio da un signore che successivamente mi ha anche insultata", racconta Aram. 

"È stato pesante. Mi ha detto troia, poi ha detto che era inutile che andassi a scuola perché tanto sarei finita per strada, mi ha detto che rubo il lavoro, che dovrei tornare nel mio paese. Era la prima volta che mi accadeva una cosa del genere", continua la ragazza che poi racconta, "Sono andata a scuola e ho fatto due ore di lezione. Poi sono andata in bagno e ho pianto. Avrei dovuto reagire, dirlo a qualcuno e arrabbiarmi". 

"Il fatto che mi fa più male è che quando ho chiamato mio padre per dirgli cosa era successo, lui mi ha detto che mi sarei dovuta abituare e reagire perché sarebbe successo tante altre volte". La ragazza ha poi raccontato tanti altri episodi di razzismo che è costretta a subire quotidianamente. "Non stiamo esagerando a protestare", dice la ragazza, "Mi sento una dei manifestati americani e se potessi andrei a protestare anche io con loro". 

Aram sabato manifesterà in piazza Castello per solidarizzare con i manifestanti americani. 

Il video integrale.  

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