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Cirio riapre i Giochi: "Se le Olimpiadi si faranno in Italia il Piemonte ci sarà"

"Non possiamo guardare con disattenzione al fatto che a giorni sapremo se l'Italia ospiterà o meno un evento olimpico. Se sarà così non possiamo non considerare che avverrà a pochi chilometri da casa nostra e che noi abbiamo in Piemonte delle strutture e degli impianti moderni che realizzare altrove costerebbe tantissimo. Creando un costo economico e problemi di natura ambientale. Io ho incontrato il Presidente del CONI la scorsa settimana e gli ho anticipato che noi saremo pronti. Sarà certo che se sarà l'Italia il Piemonte andrà immediatamente a dire che noi ci siamo" - con queste poche parole Alberto Circio, il neo presidente della Regione Piemonte, riaccende la speranza della fiamma olimpica su Torino e sul Piemonte intero. 

Lo fa a margine della conferenza stampa di presentazione della Giunta regionale che governerà la Regione nei prossimi cinque anni. Cirio è dunque convinto e le parole sono seguite a un primissimo contatto che ha avuto con il presidente del CONI, Giovanni Malagò, avvenuto la settimana scorsa. Incontro durante il quale Cirio avrebbe già annunciato le sue intenzioni. 

Spazio anche per una battuta su quello che sarà il rapporto che Giunta e Comune avranno in futuro: "Sarò il primo amico della Appendino nel momento in cui troveremo condivisione su progetti comuni. Diversamente non credo sia sbagliato avere anche idee divergenti purché si trovi una linea comune". 

Sulle eventuali dimissioni di Chiara Appendino in seguito all'avviso di garanzia ricevuto nei giorni scorsi, Cirio ha dichiarato che a suo avviso non sono necessarie le dimissioni della sindaca

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