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Volley femminile, la Reale Mutua Fenera Chieri completa il capolavoro e conquista la Challenge Cup

A Timisoara le biancoblù replicano il risultato dell'andata e possono sollevare il trofeo. La squadra del presidente Vergnano e di coach Bregoli, alla sua prima volta in una competizione europea, fa subito centro

A volte anche la prima volta può essere indimenticabile. La Reale Mutua Fenera Chieri, che dall'anno della sua fondazione (2009) non aveva mai messo piede fuori dai confini nazionali, ce l'ha fatta e, con il 3-0 di Timosoara ai danni del Lugoj (21-25, 21-25, 21-25), può mettere in bacheca la Challenge Cup, succedendo così ad un altra formazione italiana, la Savino Del Bene Scandicci. E' stata una vera battaglia, a dispetto di quello che potrebbe far pensare il risultato finale, con le biancoblù che hanno dovuto affrontare diversi momenti di difficoltà specie nei primi due set, ma che sono stati superati di slancio e con classe.

Un vero capolavoro quello completato da questa squadra per una triplice ragione: la prima, già citata, è che era la prima volta che si partecipava ad una competizione di questa portata e non è cosa da tutti aggiudicarsela; la seconda è che si proveniva da un torneo di qualificazione, la Wevza Cup, vinta con grande determinazione; la terza ed ultima il percorso netto realizzato, con queste ragazze che hanno saputo imporre il gioco ovunque e con qualunque avversario vincendo tutti gli incontri disputati.

La festa dunque è grande e si spera possa fare da volano per guadagnarsi la miglior posizione in classifica nella regular season (mancano soltanto due giornate alla fine) e disputare poi dei playoff importanti. 

LA PARTITA - Avvio aggressivo, come nelle previsioni, per il Lugoj che chiude a muro prima su Grobelna e poi su Mazzaro (3-0). Chieri recupera subito con il muro di Weitzel (3-3) salvo poi subire il controbreak con un ace e una pipe di Ruban (7-3). Time out di Bregoli e le sue ragazze, lentamente, risalgono la corrente: Weitzel e Villani azzerano il gap (9-9), Mazzaro e Grobelna regalano alle biancoblù il primo sorpasso della partita (9-11). Qui lo scenario cambia radicalmente: Weitzel va al servizio e mette in seria difficoltà la ricezione rumena. In più si difende e contrattacca che è una meraviglia e conseguentemente,grazie alla stessa centrale tedesca, Cazaute e Villani, si vola sul 9-16. Attenzione ad abbassare la guardia. Il Lugoj è formazione scorbutica e riesce a riporarsi in gara a suon di muri: i due consecutivi di Bezhandolska e Martiniuc valgono il 19-20. Capitan Grobelna riconquista subito il cambio palla e attacca bene per il 19-22. Errore al servizio delle rumene e tre palle set (21-24); ace di Weitzel che chiude la prima frazione di gioco (21-25). 

La meta si avvicina sensibilmente ma contro questo avversario le distrazioni sono severamente proibite. Di fatti Rus va in battuta e firma il 6-4. La parità viene ripristinata con un errore in impostazione della fase di attacco delle rumene (7-7). Come nel set precedente è un turno in battuta a spezzare l'equilibrio: due ace di fila di Cazaute, il secondo con l'aiuto del nastro, ed una difesa imprecisa avversaria porta il punteggio sul 9-12. Weitzel allunga ancora infilando di giustezza (11-15). Grobelna non trova il campo (13-15), l'invasione del Lugoj ristabilisce le distanze (14-18). Chieri si emoziona un pochino consentendo alle avversarie di rientrare (20-20), ma al momento opportuno ritrova la giusta determinazione. Tre sono le possibilità per archiviare la pratica, costruite da Rozanski, Grobelna inchioda a muro il punto che fa gioire tutta una città.

C'è comunque un terzo set da giocare e da onorare. Rozanski, subentrata nel corso della frazione precedente, resta in campo e sigla il 2-6, per poi essere leggermente imprecisa (10-12) e poi rialzare la testa (11-14). Il muro di Cazaute rende il divario praticamente incolmabile (14-20); sei sono i match point con un'altra neo entrata, la statunitense Butler (18-24), ne annulla tre il Lugoj dopo che il videocheck, sul primo, aveva rilevato un'invasione a rete di Storck. E' la svizzera a schiacciare sulle mani del muro: 21-25 e anche la seconda finale termina in trionfo.  

I COMMENTI DEI PROTAGONISTI

La gioia è tutta nelle parole del presidente Filippo Vergnano: "Una giornata bellissima. La vittoria di oggi è un po’ come la nostra storia, un cammino lungo, difficile da pensare all’inizio. Un passettino alla volta, e ora siamo riusciti a realizzare il nostro sogno". 

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