rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Sport

Tornano i bei tempi del Toro, Claudio Sala incorona Cerci

"Il Torino - spiega con orgoglio il 'poeta del gol' - è l'unica squadra italiana ad applicare rigorosamente il 4-2-4"

Sì, forse sono tornati i tempi. Una 'vecchia' ala, di grande livello tecnico, Claudio Sala, parla di un ruolo che sembra nuovamente fare tendenza. Il suo ultimo erede in maglia granata si chiama Alessio Cerci e Cesare Prandelli lo ha convocato in azzurro.

"Il Torino - spiega con orgoglio il 'poeta del gol' - è l'unica squadra italiana ad applicare rigorosamente il 4-2-4, che esalta appunto le caratteristiche dei giocatori esterni. A dire la verità l'ala c'è sempre stata, ma per un lungo periodo, anche quando giocavo io, si parlava di tornante, cioè di un giocatore magari con meno qualità tecniche, però più adatto ad attaccare e difendere nelle due fasi distinte". 

Adesso, qualcosa sembra che stia cambiando, forse anche perchè il gioco a zona e la crescita atletica e tattica di difensori e centrocampisti avversari rischia spesso di intasare gli spazi. "Però - fa notare Sala - oggi hanno un vantaggio, che ricevono palla con l'avversario a 4-5 metri e se sono bravi a puntare e a vincere l'uno contro uno, vanno facilmente sul fondo. Per me, che non ero veloce, ma abile in questo tipo di gioco, oggi sarebbe una manna". 

Gli si fa notare che lui, come il grande rivale Causio, era ambidestro mentre oggi è difficile trovarne: "È vero, questa è un deficit notevole, ma in compenso oggi non ci sono più le marcature a uomo, che mi limitavano parecchio. Io tra l'altro, ero un '10' e fu Radice, per esigenze tattiche, a trasformarmi in ala. In Italia Cerci è una delle poche ali pure, ma sono sicuro che si stia tornando a quel ruolo. Del resto, all'estero da anni ci sono i Ribery e Robben (più veloci di me), l'Olanda e l'Ajax giocano da sempre con ali stabili, ha da poco lasciato il calcio Figo, quello in cui mi rivedo di più per caratteristiche, anche se io ero più anarchico". Non sono da considerarsi ali pure, ma si avvicinano molto al concetto, Ibarbo, Gomez, Cuadrado, Schelotto, Biabiany, Estigarribia, che insieme a Cerci rappresentano qualcosa di più di una semplice coincidenza. Almeno a casa nostra

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tornano i bei tempi del Toro, Claudio Sala incorona Cerci

TorinoToday è in caricamento