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Martedì, 23 Aprile 2024
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Supercoppa Italia, la Juve fa ricorso per l'incasso e Agnelli scrive alla Lega

La Cina può attendere. Di giocare a Pechino l'ultimo atto della stagione del calcio italiano, la Supercoppa di Lega, si dovrà obbligatoriamente parlare il prossimo anno

La Supercoppa italiana si giocherà il 18 agosto a Roma. Almeno stando alla decisione adottata oggi dal Consiglio di Lega obbligato a deliberare sul mancato accordo tra Lazio e Juventus. Per quanto riguarda i soldi da incassare, si è deciso che a Lega di serie A e Lazio sarà garantito un minimo equivalente a quanto avrebbero incassato giocando in Cina, e l'eccedenza andrà alla Juve, fino all'importo che avrebbe percepito dagli organizzatori cinesi, che avevano offerto complessivamente 3,3 milioni di euro. 

Dell'eventuale (improbabile, si stima un incasso totale di circa 2 milioni di euro tutto incluso) surplus, il 10% andrebbe alla Lega, e il resto diviso fra Lazio e Juventus. Lo ha deciso un Consiglio di Lega nel quale - come noto - la Lazio c'è e la Juve no. E i bianconeri, pur senza strepiti verbali (nè Agnelli nè Marotta presenti all'assemblea hanno commentato la decisione), hanno già preannunciato ricorso alla Corte di Giustizia Federale. 

La vicenda che dura da un paio di mesi e che tutti avrebbero voluto conclusa al più presto per dare un minimo di certezze al calendario (c'è da tenere conto della preparazione, delle gare amichevoli e dei relativi ingaggi) dunque non è finita. Il duello tra Agnelli e Lotito era cominciato quando la Juve aveva fatto sfumare l'ipotesi Pechino, la più remunerativa e Lotito aveva avvertito che avrebbe chiesto i danni. "Mica finisce qua" aveva tuonato. 

La Juve aveva replicato per le rime: "la Lazio ha il diritto a disputarla la Supercoppa ma non quello ad incassare una somma garantita". La diplomazia di Maurizio Beretta e della Lega si era quindi messa al lavoro per trovare una soluzione. Tutto inutile, doveva alla fine decidere il Consiglio e lo ha fatto, ma non si è arrivati a fare tutti contenti. E quel che è peggio è che col ricorso della Juve tutto potrebbe tornare in discussione.

"Il consiglio di Lega non ha la facoltà di decide in materia di ripartizione di incassi relativi alle gare di Supercoppa, ma solo proporla": sostiene il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in una lettera inviata al presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta. "Ogni eventuale delibera - scrive Agnelli - sarebbe in contrasto con i principi dello Statuto-Regolamento della lega e ne pregiudicherebbe la credibilità e reputazione".

Nella lettera Agnelli fa notare - citando gli articoli 9 e 10 dello Statuto-Regolamento della Lega Nazionale Professionisti serie A - che "è di competenza dell'assemblea 'la ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti alle competizioni della Lega" e che "il Consiglio di Lega 'propone la ripartizione degli incassi relativi alle gare di Supercoppa di Lega'. Tale organo - scrive Agnelli - non è quindi competente a deliberare la ripartizione degli incassi della Supercoppa potendo infatti, ai sensi dello Statuto, 'soltantò proporne la ripartizione". 

"Del resto - prosegue il presidente bianconero - la disposizione dell'art.30 dello Statuto attribuisce al Consiglio di Lega le sole funzioni organizzative delle gare di Supercoppa di Lega e a tal fine riserva al Consiglio di Lega la facoltà di proporre la ripartizione. Ogni altra interpretazione - conclude Agnelli - si porrebbe in contrasto con le disposizioni degli articoli 9 e 10".

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