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Sestriere rivuole il grande sci e si candida a ospitare i Campionati del Mondo 2029

Presentato il dossier a margine dell'evento iridato a Cortina d'Ampezzo

Sestriere e il Piemonte si candidano a ospitare i Campionati del Mondo di sci del 2029. Un'iniziativa che arriva in un momento critico per il settore della montagna e che vuole essere un segno di speranza e di rilancio. Nel corso dei Mondiali che si sono conclusi ieri, domenica 21 febbraio, a Cortina, è stato presentato un predossier di trenta pagine che illustra proposte, dati tecnici, costi e vantaggi in termini di strutture, mobilità e sostenibilità ambientale per riportare ai 2035 metri d'altitudine del Colle, l'evento iridato, dopo l'indimenticabile edizione del 1997. Senza dimenticare che Sestriere ha accolto le discipline di sci alpino delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2006 e 60 gare di Coppa del Mondo, di cui l’ultima nel 2020.

I grandi eventi come fattore di crescita

A Cortina, alla conferenza di presentazione svoltasi nel pomeriggio a Casa Italia Collection, erano presenti l'assessore allo Sport regionale, Fabrizio Ricca, l'ex sindaco di Sestriere e consigliere Valter Marin ed Evelina Christillin, testimonial d'eccezione e indiscussa 'signora delle Olimpiadi di Torino 2006', vicepresidente del Toroc, il comitato organizzatore. Ad appoggiare la candidatura era presente anche Flavio Roda, presidente Fisi.  “Le montagne del Piemonte - ha dichiarato  Ricca - sono orgogliose di proporsi per questa candidatura. Ospitare i Mondiali FIS di Sci Alpino del 2029 sarebbe un successo ma anche una conferma che andrebbe a sottolineare le capacità organizzative del nostro territorio. La nostra Regione crede che i grandi eventi possano essere un fattore di crescita e traino per il territorio e per questo li supporta sempre. Gli sport invernali trovano in Piemonte la loro casa più naturale”.

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Sestriere, comune nato nel 1934 e costruito attorno allo sci alpino, fa parte dell'Unione Montana Comuni Olimpici della Via Lattea - un unico comprensorio sciistico con 212 piste, 69 impianti di risalita e 400 km sciabili - e sono quattro gli assi portanti di innovazione su cui punta la candidatura per il 2029: totale sostenibilità ambientale ed energetica, altissima qualità impiantistica e tecnica, logistica unica e mobilità sostenibile.

Ammodernamento di piste e impianti e non solo

In vista del grande evento, sono previsti al Colle una serie di interventi che interesseranno l'intera stazione sciistica, sia la viabilità che le stesse piste. Interventi quindi di tipo urbanistico per decongestionare il traffico nel centro della località, ma anche e soprattutto riqualificazione degli impianti, sia nella zona Alpette al Colle, sia a Banchetta, a Borgata: miglioramento dell'illuminazione delle piste per le gare in notturna, sostituzione delle reti di protezione, ritrutturazione delle casette di partenza, sostituzione della seggiovia Cit Roc e degli impianti di innevamento programmato, rifacimento di alcune sciovie. Un progetto di riqualificazione che ammonta ad un totale di 190 milioni di euro così suddivisi: 100 milioni per piste, impianti, organizzazione e gestione dell’evento; 40 milioni per infrastrutture; 50 milioni per legacy con investimento sul altre stazioni alpine del sistema turistico piemontese. 

Entusiasta della candidatura  di Sestriere anche l'attuale sindaco, Gianni Poncet: “Sono veramente soddisfatto per questa candidatura Sestriere/Piemonte 2029 innanzitutto perché in questo difficile momento rappresenta un forte segnale di ottimismo che deve riportare Sestriere a rivivere le forti emozioni delle Olimpiadi del 2006. Inoltre - ha aggiunto il primo cittadino - utilizzando questo canale si potranno rinnovare le strutture logistiche e tecniche esistenti, lanciando una grande campagna di promozione che riporti sulle Montagne Olimpiche turisti da tutto il mondo”. Il fascicolo presentato a Cortina annuncia anche la candidatura del Piemonte a “Regione Europea dello Sport 2022” a conferma della sua storia nazionale e internazionale legata allo sport, asse portante per l’educazione e la salute. Una Regione in cui la montagna rappresenta oltre il 52% del territorio.

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