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Juventus, Marotta: "Pirlo e Pogba restano con noi"

L'amministratore delegato della Juve: "Non è caso di immaginare cessioni, consolideremo gruppo"

Pogba non andrà al Paris Saint Germain, nessun problema per il rinnovo del contratto di Pirlo, perchè la Juve vuole "consolidare questo gruppo". Beppe Marotta chiude la porta alla cessione del 'gioiello' francese. "In questo momento sicuramente cortesemente ascolteremo quello che ci potrebbero dire, però la risposta è sicuramente e seccamente negativa - ha detto il direttore generale bianconero ai microfoni di Sky Sport -, in quanto noi non vogliamo parlare di calciomercato del futuro, ma soprattutto ribadisco un concetto: la Juventus è una società tra le più blasonate, è la storia stessa che lo dice, al mondo, quindi non è il caso di immaginare delle cessioni, anzi vorremmo consolidare questo gruppo, quindi questo è quello che potremmo dire". 

Sul contratto di Pirlo: "Noi abbiamo sempre dichiarato ottimismo, l'aveva dichiarato il presidente Andrea Agnelli, l'ho dichiarato io. L'ottimismo è semplicemente legato al fatto che Pirlo si trova bene con noi, quindi credo sia abbastanza scontata la sua permanenza in Juventus. Chiaramente affronteremo la discussione più nei dettagli più avanti, così come c'eravamo promessi, però direi che c'è un buon ottimismo che possa continuare con noi ancora".

"Spero che Conte possa diventare il nostro Ferguson e Wenger, sono ottimista sul suo futuro alla Juve. Ha bruciato le tappe, creato principi, è uno dei migliori allenatori in circolazione in tutto il mondo". Ha detto il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta, che è convinto che l'allenatore resterà a lungo a Torino con un ruolo non solamente tecnico ma anche da 'manager'. 


"Dietro questi risultati c'è molta fatica e la cultura del lavoro - ha detto Marotta ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Radio 1 - che ci porta a curare i dettagli. Conte è anche il gestore di questo gruppo, non è solo l'allenatore. Ma accanto a grande squadra c'è sempre una grande società, c'è un grande senso di appartenenza con la famiglia Agnelli. C'è un modello societario. Il merito principale è di Conte ma anche alla solidità societaria. Nella storia - ha continuato - la Juve è sempre stata la squadra da battere, gli avversari di turno cercano di giocare con velleità che non hanno in altre partite. Conte è riuscito a mettere la squadra in condizione motivazionale di affrontare qualsiasi avversario. Il panorama economico in Italia è limitato ma Juventus sta riacquistando sua credibilità. La qualità squadra italiane di alto livello, possono competere, ma la spaccatura tra vertice e coda campionato come punti. Il campionato italiano si è impoverito dal punto di vista tecnico". 

"Il nostro obiettivo - ha concluso - è vincere il terzo scudetto di fila, sarebbe un'impresa storica, alla Juve nessuno ci è riuscito se non indietro nel tempo quando il calcio era diverso. Oggi ci sono le premesse, però siamo al giro di boa, ci sono ancora decine di punti, noi abbiamo recuperato punti alla Roma. Ma questo è fattibile al contrario".

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