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Polemiche Napoli-Juve, Bonucci a gamba tesa su un giornalista: "Noi in Champions, voi in Europa League"

Inizia dal profilo twitter di De Laurentis e finisce con un video di Bonucci la polemica tra Juventus e Napoli in merito agli episodi del match di domenica sera al San Paolo che secondo il presidente partenopeo accusa l'arbitraggio di favoritismi e "aiutini"

Certo, diciamolo subito: non è stata la migliore Juventus della stagione. La squadra di Allegri non ha esaltato, almeno nel gioco, gli spettatori e tranne che per quel gran colpo di Pogba, il gol in fuorigioco di Caceres e quel siluro da fuori di Vidal si sono goduti un match giocato a metà campo tra due squadre in buona forma. Oltre a questo ed una cronaca incorniciata dal meraviglioso affetto mostrato dal San Paolo a Pino Daniele: di ieri sera poteva non rimanere niente. Ma Napoli-Juventus non è una partita come le altre e non poteva rimanere solo questo

"Ci siamo stancati! La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile (continua)". Eccome. Ha continuato ancora il presidente De Laurentis dal suo account di Twitter: "È inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco - a questo punto lo retwittano in 1900 -. O è malafede o è incompetenza (continua)". Ebbene si, continua. "Questi arbitri - scrive - devono stare fuori a lungo #ADL". Un hashtag come firma, non continua più, almeno lui, ma per gli altri è solo l'inizio di una polemica. 

Il primo ad arrivare ai microfoni di Sky dopo i tweet del presidente partenopeo è il tecnico degli azzurri Rafael Benitez. L'atteggiamento del mister non è quello che ti aspetti. Non è il solito, pacato e cortese Benitez: la rabbia si sostituisce alle battute. "Già la Juventus è forte - riprende le parole del presidente - se poi ci sono anche gli aiutini". Dagli studi della pay per view gli sguardi dei commentatori sono scolpiti in una maschera di vaga incredulità. 

Certo il gol era in fuorigioco. Chiellini e Caceres si trovavano, ma questione di centimetri, che a volte diventano metri, oltre la linea dei difensori. L'arbitro non lo vede, gli assistenti nemmeno. Insomma il gol è regolare e come insegnava il compianto Boscov: "Gol c'è quando arbitro fischia". Quindi è due a uno e il Napoli ha qualcosa da recriminare. Ma non su tutto ci si puà appendere. "L'uscita di Buffon su Zapata - quella che è costata il gol annullato al Napoli- è irregolare. Il giocatore del Napoli subisce il fallo". In questo caso, come nell'altro, le immagini tv mettono le cose in chiaro: a subire il fallo è Buffon, giusta decisione del direttore di gara. 

Ma la polemica non si ferma. Arriva il turno di Allegri che risponde al mister partenopeo: "In una partita ci possono stare degli errori. Contro Inter e Samp siamo stati penalizzati, tutti abbiamo decisioni contro e a favore - spiega il tecnico livornese - in un campionato. O decidiamo di star tutti zitti o facciamo confusione, sono scelte e in Italia la cultura del sospetto è fortissima. Tagliavento ha arbitrato bene". Insomma qualche malizioso disinteressato potrebbe dire: "Il solito Napoli Juve". 

Poi è il momento di Buffon che si lancia in una difesa della squadra, dell'arbitraggio e delle qualità di un gruppo rispetto ad un altro. Il capitano della Juventus non vuole entrare in polemica, ma a farlo ci pensa Maggio che rinforza la teoria del presidente e spiega: "La Juve  già forte, se prende anche gli aiutini diventa imbattibile". Insomma il motto è questo. E quando ti aspetti che tutto sia finito, con i giocatori in abito elegante e cravatta, i magazzinieri che svuotano gli spogliatoi e gli ultimi irriducibili tifosi ad aspettare l'ultimo autografo ecco il colpo che non ti aspetti.

E proprio quando non te lo aspetti arriva la "bomberata" di Bonucci. In una sera dove davvero piovono fulmini a ciel sereno ecco il più esasperato, quello che rasenta la maleducazione, quello che non ti aspetti proprio da un professionista. Alla domanda: "In Europa la musica è ben diversa, ci sono meno errori arbitrali a vostro favore?" che è certo provocatoria, ma legittima, arriva una risposta che ti aspetti al bar, tra giovanotti che si sfidano tra eccellenza e serie D: "La differenza - spiega cortese Bonucci - è che noi giochiamo in Champions e voi in Europa League", ed esce con gran colpo di teatro allontanandosi verso l'autobus. Finisce così Napoli-Juventus 3-1 e quello che manca di più è ancora Pino Daniele. 

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