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E' morto a 94 anni Iginio Ballarin, che per caso si salvò dalla tragedia di Superga

Ballarin non era un calciatore, ma seguiva in tutte le trasferte i fratelli Aldo e Dino. Non era partito per quella trasferta soltanto perché aveva scordato a casa i documenti

Iginio Ballarin è morto a Mira, vicino a Venezia. Aveva 94 anni. Il destino aveva cambiato la sua vita il 4 maggio 1949, quando l'aereo del Grande Torino si schiantò a Superga. Ballarin non era un calciatore, ma seguiva in tutte le trasferte i fratelli Aldo, il terzino che aveva 27 anni, e Dino, che aveva 25 anni e giocava come seconda riserva nel ruolo di portiere, entrambi morti in quel tragico 4 maggio 1949.

Non era partito per quella trasferta soltanto perché aveva scordato a casa il passaporto: era già salito sull'aereo pronto per il decollo in pista, ma un doganiere lo scoprì senza documento e lo fece scendere. Era uno dei pochissimi ad avere ancora ricordi diretti della tragedia del Grande Torino.

In un'intervista alla Nuova Venezia, cinque anni fa, aveva ripercorso quel tragico 4 maggio 1949. "Li aspettavamo per il pomeriggio. Era una giornata tremenda. Io ero tornato a Chioggia, ero al Caffè Roma. Le mogli a Torino, i miei genitori a casa. La notizia arrivò dalla radio, stava su una mensola proprio sopra la mia testa. Sono morti tutti, dicevano. Corsi a casa dai nostri genitori: volevo arrivare prima di ogni altro"

"Mia madre stava su una sedia, impietrita. E mio padre: quell'uomo severo, che aveva mandato Aldo in collegio perché era troppo vivace, così duro che ancora oggi che ho novant'anni se qualcuno mi chiama rispondo "comandi" perché così ho imparato da piccolo, quell'uomo rideva, saltava sopra la tavola apparecchiata con piatti e bicchieri e quasi cantando gridava"sono morti tutti, sono morti tutti". Era impazzito per il dolore".

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