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Juventus, dimenticarsi del Chelsea. Parte la missione Milan

Un solo dubbio, Giorgio Chiellini. E tante certezze, prima di ogni altra quella di poter battere chiunque. Anche il Milan del Faraone, dunque

Dopo il Chelsea, il Milan: i bianconeri non si vogliono fermare. Difficilmente la Juventus di Conte sottovaluta gli avversari o si concede pause di concentrazione. È quindi facile pensare che il match di domenica sera verrà affrontato con la bava alla bocca. Tantopiù ripensando allo scorso anno: si vuole insomma cancellare il ricordo di Muntari (che non ci sarà) e dimostrare che la Juve può vincere anche senza gol fantasma.

Non a caso, sullo sfondo, si registrano altri segnali di distensione tra i due club, diversamente da quanto avviene con l'Inter: i due club si sono scambiati rispettivamente gli auguri per il passaggio agli ottavi di Champions e le congratulazioni per averli centrati. 

È una Juventus dal morale ovviamente alto. La squadra riparte inevitabilmente dalla notte del Chelsea per 'copiarla', per assumerne, soprattutto a livello psicologico, i benefici effetti: la squadra non ha avuto paura, ha imposto il gioco, ha sofferto, ha ampiamente sopperito ai soliti limiti in attacco. Conte lo ha ripetuto, ma la consapevolezza in merito non manca, che solo affrontando al massimo tutti gli avversari si può continuare a vincere. 
 
Nemmeno i soliti, quasi eterni ballottaggi in attacco creano problemi di sorta: Quagliarella è soddisfatto delle sue tre partite di seguito e se dovesse iniziare dalla panca non farebbe drammi; Giovinco ha risposto oggi facendo capire che si sente ben vivo; Vucinic si riprende il posto e i compagni gli danno il bentornato, perchè sanno che è più fresco di altri e può confermarsi decisivo come martedì sera; Matri non ha il morale alle stelle ma accetta serenamente il declassamento, così come Bendtner non pare proprio creare problemi. Nè li crea l'eventuale forfait di Chiellini: Caceres ha dato ampia prova di affidabilità. 
 

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