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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coltivava 106 piante di marijuana in un casolare abbandonato, arrestato l'ex Juve

Luigi Sartor, dall'autogol in maglia bianconera all'autogol nella vita

È stato fermato e posto agli arresti domiciliari l'ex calciatore Luigi Sartor, che debuttò giovanissimo in Serie A (e in Coppa Uefa) con la Juve, prima di una carriera tra alti e bassi con le maglie di Vicenza, Inter, Parma e Roma.

Sartor è stato sorpreso in un casolare a Lesignano Palmia, frazione della montagna in provincia di Parma: nell'edificio abbandonato curava e coltivava 106 piantine di marijuana. La Guardia di Finanza ha fermato lui e un amico.

Luigi Sartor ai domiciliari: trovato con 106 piantine di marijuana

Ora Luigi Sartor è ai domiciliari, in casa di un amico. L'ex difensore, nato a Treviso il 30 gennaio 1975, vinse anche una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con il Parma. Aveva chiuso la carriera con la Ternana nel 2009. Poi proprio a Parma poi aveva scelto di vivere.

Lui e l'amico sono accusati di aver piantato e coltivato marijuana in un casolare sperduto di Lesignano Palmia, in un edificio disabitato, per il quale era stato chiesto il raddoppio della fornitura di energia elettrica. I militari della Guardia di Finanza di Parma, con la tenenza di Fornovo, durante un normale controllo, hanno pizzicato i sospetti fare avanti e indietro dal casolare, dal quale proveniva un odore forte di marijuana. Di notte dalle fessure dello stabile brillavano le luci dell’illuminazione interna.

Luigi Sartor serra marijuana parma today-2

Perché è stato arrestato Luigi Sartor

Venerdì scorso all'ora di pranzo il blitz: i finanzieri hanno fatto irruzione nel casolare, e si sono trovati davanti 106 piante, ma anche lampade, ventilatori, confezioni già in fase di fioritura e pronta per l'essicazione. Come riportato da ParmaToday, non è la prima volta che Luigi Sartor finisce al centro delle cronache per vicende extracalcistiche.

Nel 2015 era stato condannato per maltrattamenti ai danni dell'ex compagna, dalla quale ha avuto una figlia. Fu condannato a nove mesi (pena sospesa). Prima ancora, nel 2011, l'ex calciatore era stato coinvolto nell'inchiesta Last Bet, sul calcioscommesse. Si è sempre detto innocente. L’inchiesta si concluse per lui nel 2019 con la dichiarazione di prescrizione.

Gli inizi di carriera di Sartor alla Juve e quell'autogol alla Fiorentina

Sartor arrivò in bianconero appena diciassettenne, nell'estate del 1992, e sembrava destinato a una grande carriera: il club bianconero per averlo sborsò al Padova la cifra allora record di un miliardo di lire. 

Ma con la Juve ebbe scarse opportunità e ancor meno fortuna. Fece il suo debutto in Serie A il 6 dicembre 1992 in occasione di un Fiorentina-Juventus: al Franchi i viola si imposero per 2-0, e Sartor, schierato titolare come terzino sinistro col numero 3 sulle spalle, fece l'autogol del raddoppio, dopo il vantaggio segnato da Brian Laudrup.

In realtà Sartor aveva già esordito con la prima squadra il 29 settembre, in occasione della trasferta di Coppa Uefa contro i ciprioti dell'Anorthosis Famagosta: la Juve vinse 0-4 e Sartor entrò al posto di Max Carrera alla mezz'ora della ripresa. 

Oltre quelle due partite Sartor non giocò più con la Juve, passando poi alla Reggiana e avviando una carriera che lo ha portato anche a vestire due volte la maglia azzurra della Nazionale maggiore, mentre con l'Under 21 ha vinto il campionato europeo del 1996.

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