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Juventus-Siviglia 0-0: Champions ancora amara, niente vendetta bianconera

Dopo un buon inizio la Juve perde di intensità e convinzione, fino al vano arrembaggio finale

La Juve pareggia 0-0 contro il Siviglia alla prima di Champions League. Niente vendetta contro gli andalusi, che l'anno scorso causarono il secondo posto e l'accoppiamento col fatale Bayern agli ottavi. E niente gol per il giocatore più atteso, Gonzalo Higuain, autore comunque di una prova sufficiente e dell'occasione più bella della partita.

La Juve prova la partenza a razzo, vincente contro il Sassuolo: dopo 15' almeno tre palle gol, le due maggiori a Khedira che in entrambi i casi non riesce a battere Sergio Rico, una a Higuain, il cui sinistro radente non è angolato a dovere. Ma il Siviglia non è il Sassuolo, e la difesa andalusa tiene tutto sommato bene.

Poi i bianconeri rallentano il ritmo e iniziano a farsi attendisti, costruendo l'azione dal basso e accettando il pressing alto degli avversari puntando alle rapide verticalizzazioni. I vincitori delle ultime tre Europa League sono bravi sulle palle aeree. A parte un velleitario tiro al volo di Escudero, Buffon non rischia granché, mentre al 30' il Pipita dà un pallone a Dybala così sontuoso che la Joya non se lo aspetta e spreca davanti a Sergio Rico in uscita disperata. 

Brividi nel finale di tempo quando Bonucci sbaglia un disimpegno favorendo Vitolo, provvidenzialmente fermato da Asamoah. Ma nel secondo tempo la Juve non cambia passo; Allegri predica calma, ma a mancare è altro: il gioco a centrocampo, soprattutto, con Lemina che si limita al compitino, Asamoah che sbaglia troppo e Dybala che per costruire deve sempre abbassarsi e lasciare Higuain solo o accompagnato dalle incursioni di Khedira. L'unica occasione per la Joya capita al 67', quando è Higuain a impostare per il tedesco, che scarica su Alves, il cui cross è anticipato benissimo da Sergio Rico.

Otto minuti prima, al 59', la palla più bella per Higuain: contropiede di Dybala, Khedira e Alves, l'ex Barça mette in mezzo e il Pipita stacca bene di testa, colpisce bene il pallone che però si stampa sulla traversa. Il gioco bianconero cambia sensibilmente al 68', quando entrano sia Alex Sandro sia Pjanic. La qualità delle azioni migliora sensibilmente, così come il ritmo. E sono proprio loro due ad avere le occasioni migliori: il bosniaco con una spizzata di testa di poco a lato, il brasiliano con un colpo di testa che esalta la plasticità di un Sergio Rico strepitoso. Nel finale entra anche Pjaca, che all'89' viene atterrato forse irregolarmente, ma l'arbitro lascia correre e lo 0-0 non si schioda.

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