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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Juventus-Napoli, sfida dal gol facile nei tanti precedenti

Cavani-Hamsik contro Vucinic-Giovinco, solide premesse per la solita scorpacciata di gol. Nella prima sfida tricolore di sabato a Torino si prevede una pioggia di gol come quando c'erano Michel e Diego

Lo Juventus Stadium sarà tutto esaurito. Walter Mazzarri sarà in panchina, Antonio Conte no. Juventus e Napoli si giocano il primo match point per lo Scudetto. Se il fiore all'occhiello nelle foto doc delle sfide sono le magie di Maradona e Platini, sono tante le immagini che rimangono scolpite e riguardano le imprese, tra gli altri, di Vinicio, Altafini, Sivori, Baggio, Careca, Zidane, Del Piero. Tutto lascia pensare che quello di quest'anno possa essere il terzo testa a testa per lo scudetto e nei precedenti i confronti diretti sono risultati decisivi.

Il più celebre riguarda 'core 'ngrato' Josè Altafini, uno dei tanti doppi ex, che a 34 anni entrò a pochi minuti dalla fine il 6 aprile 1975 e fissò il 2-1 su un errore di Carmignani regalando per due punti lo scudetto alla Juve (che si era imposta all'andata 6-2 al San Paolo) contro il Napoli all'olandese di Vinicio e guadagnandosi il risentimento definitivo dei suoi ex tifosi. 
 
C'è voluto il Napoli di Bianchi e Maradona per confezionare la vendetta nel 1987: 3-1 a Torino in rimonta, e 2-1 al San Paolo con sigillo dell'umile ma prezioso Romano per il primo scudetto, con tre punti sui rivali. Andando a zonzo nei decenni rimangono scolpite alcune immagini della sfida: la prima è un incubo per il Napoli che nell'anno della fondazione subisce dalla Juve un 8-0 nei campionato a gironi del 1927 con una tripletta di Antonio Vojak, l'uomo di Pola col basco, che poi passa al Napoli per diventare un idolo con 102 gol in serie A. La vendetta dopo altri rovesci matura con due 4-1 al S. Paolo: il primo nel 1939 anche con un gol di Nereo Rocco e l'altro nel 1942 con Sentimenti II che gioisce e il fratello Sentimenti III che si dispera. 
 
La sfida prende quota a fine anni '50: tre volte Napoli in vantaggio nel 1958 con doppiette di 'o lione' Vinicio, tre volte raggiunto, poi nel tripudio del San Paolo Bertucco fissa il 4-3 e il comandante Lauro improvvisa una processione in campo. Poi si prende la scena Omar Sivori: tripletta in un 4-2 del 1960 e tripletta in un 4-0 al San Paolo l'anno del Pallone d'oro prima di andare a raccogliere applausi con Altafini portando il Napoli al secondo posto. Prima di 'core 'ngratò gli anni '70 vedono due 4-1 della Juve di Vycpalek nel '71 e nel '74 (doppiette di Anastasi e Capello). Nella Coppa Italia del 1978 poker record di Beppe Savoldi in un 5-0 contro una Juve rimaneggiata. 
 
Poi entrano in scena Maradona e Platini ed è musica soave: Roi Michel segna due volte nel 1984, prima confeziona l' 1-1, poi firma il 2-0; Diego rispondo con una magia su punizione a scendere che fissa l'1-0 nel 1985. Dopo l'anno scudetto risultati alterni ma scintillanti: 5-3 del Napoli a Torino con storica tripletta di Careca, ma al ritorno bianconeri si vendicano, 4-2 al San Paolo con doppietta di Buso e l'era Maradona si chiude con una doppietta per il 3-1 prima del mondiale 1990. Nella Supercoppa lezione ai bianconeri: 5-1 con doppietta di Silenzi e Careca. 
 
Ma spettacolo ed emozioni non abdicano: doppietta di Baggio nel 3-1 del 1992, poi a seguire 3-2 della Juve a Napoli e 4-3 a Torino col Napoli che rimonta sempre ma cede a Moeller. Entra in scena Zidane che, proprio come Platini, confeziona un pari nel 1996 e una vittoria esterna per il 2-1 nel 1997. Il Napoli ha anni grigi, la Juve inciampa in calciopoli e la sfida si trasferisce in B con Del Piero in gol nell'1-1 d'andata e nel 2-0 del ritorno nel 2007. Dal purgatorio al paradiso nel calcio è un tragitto non impossibile e il passato prossimo si unisce al presente. 
 
Canta Napoli per tre successi di fila dal 2009: 3-2 a Torino con rimonta da 0-2 e doppietta di Hamsik, 3-1 al San Paolo con gol decisivo di Quagliarella (che nella considerazione dei tifosi farà la fine di Altafini), 3-0 con tripletta di Cavani che si ritaglia un posto indelebile nel cuore dei napoletani. E poi ogni incontro è show: 3-3 a Napoli con pari di Pepe, rivincita bianconera con 3-0, contromossa partenopea nella finale di Coppa Italia (2-0 con Cavani e Hamsik) fino al 4-2 in Supercoppa a Pechino per la Juve contro un Napoli in nove e assente polemico alla premiazione. Ora tutto si azzera, Juve e Napoli hanno le carte in regola per essere sabato all'altezza di precedenti così spettacolari.
 

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