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Sabato, 20 Aprile 2024
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Allegri: "Il Milan non è da sottovalutare, daremo il massimo anche sabato"

Il tecnico juventino parla alla stampa e spiega come sia importante concentrarsi ogni settimana sull'obiettivo attuale. Nei prossimi trenta giorni la Juventus giocherà otto match fondamentali per la riuscita della stagione

Juventus-Milan una delle più grandi classiche del calcio andrà in scena durante questo week-end. Nonostante i tanti punti, 21, che dividono le due formazioni la tensione per la gara è palpabile. "Domani affrontiamo una squadra - spiega il tecnico bianconero Allegri - che ha vinto l'ultima partita, ha trovato delle difficoltà nel mese di gennaio, però ha fatto un ottimo dicembre con delle belle prestazioni, battendo il Napoli, pareggiando a Roma". Per il tecnico della Juventus il Milan non è in nessun modo una squadra da sottovalutare e spiega: "Galliani ha portato al Milan quattro giocatori importanti, quattro nazionali o potenziali nazionali: Antonelli, Destro, Cerci e Paletta. Credo che il Milan sia una squadra destinata a poter lottare per un posto in Europa".

Il mister livornese nella tradizionale conferenza stampa pre partita parla anche di periodi più o meno lunghi di successi o insuccessi: "Credo che la vita sia fatta di cicli, i cicli finiscono e ricominciano, quindi credo che in questo momento la Juventus sia molto più avanti del Milan, indipendentemente dalla partita di domani, però credo che il Milan abbia tutte le potenzialità per ritornare a essere la principale antagonista della Juventus in campionato". Intanto per Allegri la corsa scudetto non è chiusa e ancora le insidie sono molte: "Mancano ancora un bel po' di punti per vincere lo scudetto, perché con 50 punti non vinci né lo scudetto né ti garantisci la Champions League. Bisogna pensare che non é tutto facile. Quando la matematica ci dirà se abbiamo vinto lo scudetto, quello sarà un altro discorso, ma fino a quel momento bisognerà pensare a fare punti e agli obiettivi da raggiungere. E siccome obiettivi ne abbiamo da centrare, o perlomeno bisogna essere competitivi fino alla fine in campionato, in Champions e in Coppa Italia, dobbiamo quindi avere in giusto equilibrio". 

Per quanto riguarda la formazione che affronterà il Milan di Inzaghi ha dato indicazioni in merito alla probabilità molto ampia che Caceres rimanga in panchina, mentre sulle altre decisioni spiega: "Deciderò domani mattina se giocare con un sistema o con l'altro.Problematiche a destra non ce ne sono perché manca Lichtsteiner, difficilmente ci sarà Caceres ma ci giocherà un altro, che sia Padoin, che sia Pepe, che sia un altro, uno ce lo mettiamo. L'importante é avere lo spirito giusto".

Mister Allegri ha evitato i commenti a chi chiedeva qualche opinione su Inzaghi: "Interpellato sulle qualità di Inzaghi come allenatore, Allegri ha evitato commenti: "Io non sono in grado di giudicare e di dire. Se il presidente Berlusconi e Galliani hanno scelto Inzaghi, lo ritenevano e lo ritengono in grado di fare l'allenatore. E credo che abbia le qualità per fare l'allenatore. Poi nell'arco di una stagione, di una carriera, ci sono momenti difficili. Ma credo che Inzaghi abbia tutte le caratteristiche per fare questo lavoro. Io penso alla Juventus - prosegue Allegri evitando di rispondere a commenti sul rapporto con il giovane tecnico rossonero - e penso a cercare di stare primo. Il resto sono cose del passato, nella vita succedono tante cose quindi non sto a pensare a quello che mi è successo nel passato, ma cerco sempre di guardare avanti perché è una mia filosofia di vita ed è giusto che sia cosi'". 

Nei prossimi trenta giorni i bianconeri giocheranno 8 partite ma il tecnico non sembra essere preoccupato da questo, il primo obiettivo sembra la prossima sfida di campionato. "Le priorità - spiega ancora- è sempre la partita che si gioca il giorno dopo. Noi dobbiamo lavorare per questo, abbiamo una rosa importante che mi permette di mandare sempre in campo la formazione migliore. Siamo abituati a giocare una partita ogni tre giorni, anzi quando giochiamo una volta alla settimana siamo disabituati a questo e quindi diventa anche tutto piu' difficile".

L'allenatre juventino ha poi trovato lo spazio per commentare il mercato invernale dei bianconeri: "Mercato ottimo perché ha portato dentro di nuovo Matri, che tra l'altro nel girone d'andata, a Genova, aveva fatto 7 gol. È arrivato Sturaro che è un giovane molto bravo, che ha qualità importanti e può diventare un giocatore importante nel futuro per la Juventus. E poi De Ceglie che è stato tanti anni alla Juve, un giocatore che è andato a rimpiazzare Asamoah, visto che il suo recupero è ancora abbastanza lungo". 

"Quando sono arrivato - spiega Allegri del suo rapporto con la tifoseria juventina -era normale che ci fosse un po' di contestazione dopo tre scudetti, ma il mio obiettivo era ben chiaro, lo sto portando avanti, sperando di portare a casa qualche trofeo, dal campionato alla Coppa Italia e alla Champions. Il clima è cambiato perchè il tempo aggiusta tutto, come nella vita. Poi nel calcio la cosa che conta fondamentalmente sono i risultati, perchè le chiacchiere le porta via il vento. Alla Juventus credo siano passati grandissimi allenatori, grandissimi dirigenti, ma la società è quella che conta, quella che porta avanti, è la colonna portante e la forza di tutti i risultati che avvengono sul campo".

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