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Martedì, 16 Aprile 2024
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Juventus, Isla e Vidal: il treno e il guerriero bianconeri

Espulso anche in una amichevole, con la Serbia. Arturo Vidal, da un anno circa, ha un rapporto difficile con la sua Nazionale, il Cile. Isla invece sta tornando nella forma migliore

Arturo Vidal e Mauricio Isla stanno diventando l'anima della Juventus. Cileni, ambiziosi e grintosi. Vidal, nell'amichevole della sua nazionale contro la Serbia è stato espulso. Ancora. Ci era cascato anche lo scorso 12 ottobre, quando in una ben più importante partita di qualificazione per i Mondiali 2014 del girone sudamericano, lo juventino si era fatto cacciare a pochi minuti dal termine proprio contro un avversario che rischia fortemente di soffiare il posto al Cile, perchè veleggia in classifica a quota 17 dietro l'Argentina, mentre i rossoblù di Santiago inseguono distaccati a quota 12. 

Non basta. Il dottor Jekyll cileno era stato espulso dal ritiro della sua Nazionale un anno fa dal ct Borghi per essere arrivato in ritardo di quasi un'ora e ubriaco. La Juventus aveva poi perdonato il suo mister Hyde, perchè in effetti, in bianconero, a parte i fisiologici cartellini, aveva sempre mostrato un comportamento irreprensibile in campo: in un anno e mezzo, infatti, aveva subito una sola espulsione, all'89', con il Milan, per doppio giallo. Ma è chiaro che nella mente del giocatore, quando indossa la maglia della Nazionale, si agita qualche misterioso fantasma. 
 
Prima dell'espulsione con l'Ecuador, qualcuno aveva malignato che volesse risparmiarsi una seconda partita a distanza di tre giorni, per arrivare più fresco a Juve-Napoli. Ma questa volta l'ipotesi non regge. Un'altra spiegazione potrebbe essere la frustrazione di vedere il suo Cile quasi fuori dai Mondiali: Vidal è infatti molto attaccato al proprio paese, tanto è vero che dopo la partita-festa per lo scudetto, con l'Atalanta, fece il giro di campo con la bandiera del Cile sulle spalle. 
 
Problemi sì ma non con la Juventus con cui sta trovando un bel feeling anche Isla. Il cileno amico e compagno di Nazionale di Vidal, è l'uomo più atteso, perchè, quando è arrivato insieme ad Asamoah dall'Udinese, il doppio colpo della Juventus era stato giudicato dalla critica come il top della campagna acquisti made in Italy di questa estate. Si sapeva che Isla era reduce da un grave e lungo infortunio, quindi occorreva aspettarlo. Così è stato, centellinato da Conte anche quando ormai da un paio di partite giocava a tempo pieno nella sua Nazionale. Se Vidal è "il guerriero", lui è "il treno": "Sì, mi chiamavano così a Udine e vorrei tanto tornare a meritare quel soprannome - spiega ai microfoni di Sky - Adesso sto bene e devo soltanto lavorare per tornare al massimo. Conte mi ha aiutato moltissimo e il merito se sono alla Juventus è in gran parte suo. Mi ricorda il mio ex allenatore del Cile, Bielsa: grande tattico, oltrechè motivatore". 
 
Isla e Pepe, le frecce di destra: sono loro le forze fresche per Antonio Conte, alla vigilia di un ciclo decisivo per la stagione. Freschezza, perchè i due sono reduci da lunghi infortuni e quindi la fatica è a chilometro zero. Armi in più per la Juventus, perchè su quella fascia c'erano solo due alternative, lo stanco Lichtsteiner e Caceres, più difensore che uomo di spinta. I due sarebbero l'ideale per il 4-3-3 che Conte aveva adottato a inizio di stagione scorsa.
 
È difficile che il tecnico torni oggi su quel modulo, perchè il 3-5-2 è consolidato e consente di schierare tutti insieme Bonucci, Barzagli e Chiellini, rivelatisi da tempo indispensabili. Ma con il cileno l'allenatore può tentare di ritrovare la spinta micidiale che la squadra aveva lo scorso anno e che in questa stagione ha a tratti smarrito. Con la Lazio, toccherà sicuramente a Isla, con il suo 'gemello' di Udine, Asamoah, sul lato opposto e Pogba regista vice-Pirlo (squalificato). Fanno il tifo per lui anche Quagliarella, che aspetta i cross di Isla per confermarsi uomo-mitraglia e Vucinic, al rientro dopo aver smaltito prima l'infezione intestinale e poi il risentimento al polpaccio. 

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