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Juventus, fattore Cuadrado: è rebus modulo, idea 4-3-3

In Champions League il colombiano ha dimostrato di saper saltare l'uomo e sacrificarsi in fase difensiva. Allegri è pronto a ridisegnare la squadra per tentare la rimonta in campionato. Il 4-3-1-2 potrebbe essere accantonato dopo tre giornate

La vittoria europea della Juventus contro il Manchester City è ormai un dolce ricordo. I bianconeri, che domenica pomeriggio affronteranno il Genoa, sono chiamati a rialzare la testa per dare il via alla rimonta in un campionato iniziato con troppe difficoltà.

La serata in Champions League ha dato numerosi spunti di riflessione a mister Allegri. Uno su tutti? Impossibile rinunciare a Juan Cuadrado. Il colombiano, arrivato in prestito dal Chelsea, è uno dei pochi giocatori in rosa in grado di creare superiorità numerica con un dribbling ma ha stupito per spirito di sacrificio e ripiegamenti in fase difensiva. Insomma, difficile possa essere tenuto in panchina. Vi è però un piccolo problema: questa Juve era stata pensata in estate per interpretare principalmente due moduli: 4-3-1-2 e 3-5-2. E se invece iniziasse ad usare in pianta stabile il 4-3-3?

Si tratta, indubbiamente, di una ipotesi più che reale. Cuadrado e Dybala larghi potrebbero garantire molta imprevedibilità in fase offensiva, aprendo le difese avversarie con un gioco ampio, sulle fasce. Con questo modulo Hernanes, inizialmente acquistato per fare il trequartista, verrebbe invece impiegato come regista puro.

Una cosa è certa: i punti di distacco dalla prima in classifica sono già otto e il tempo degli esperimenti è finito. Il talento nelle mani di Allegri c'è, tocca al tecnico livornese creare una squadra compatta con un'identità di gioco. Vietati ulteriori passi falsi.

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