Vai male a scuola? Niente partita alla domenica: l'iniziativa del Vanchiglia Calcio condivisa con le famiglie

"Studia o non vai al campo". Quante volte lo abbiamo sentito dire dai nostri genitori? Tante, tantissime volte. Quel monito "prima il dovere, poi il piacere" ha accompagnato l'infanzia di numerosi ragazzi. Ma quante volte lo abbiamo sentito dire dalla nostra società di calcio? Poche, pochissime volte. Proprio per questo motivo l'iniziativa del Vanchiglia, storica società di Torino, è diventata virale nel giro di poche ore in tutta Italia. 

L'idea del direttore tecnico Vincenzo Manzo e di tutta la dirigenza granata, condivisa anche dai genitori dei giovani calciatori, è quella di valutare il tesserato nella maniera più totale possibile. Pertanto, alle doti atletiche e tecniche si aggiunge anche il fattore scolastico. Per non essere esclusi dalla convocazione della domenica bisognerà andare bene a scuola. In particolare sarà fondamentale avere un buon voto in condotta, oltre alla sufficienza nelle materie scolastiche. 

La nuova filosofia del Vanchiglia ha già diviso gli appassionati. In molti hanno applaudito l'idea di Manzo, che riporta in auge una delle regole più severe applicate dalla Juventus nel suo settore giovanile, mentre altri hanno deciso di bocciarla. Eppure, in un luogo di crescita non solo sportiva, ma anche culturale, decidere di prendere provvedimenti in caso di brutti voti in pagella è il miglior messaggio che si poteva mandare a tutto l'ambiente calcistico: dai giovani calciatori ai tecnici, passando per dirigenti e famiglie. Lo studio viene prima di ogni cosa, anche del calcio.