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Calcio

Le Juventus Women vincono anche la Supercoppa Italiana: Milan battuto 2-1

Grimshaw illude le rossonere, ma l'autorete di Bergamaschi e il colpo di testa di Girelli regalano il trofeo alla vecchia signora

Quella delle Juventus Women non è stata la migliore prestazione stagionale. In linea con la gara disputata contro il Sassuolo, le bianconere hanno faticato e non poco per battere un ottimo Milan che tra sfortuna e giocatrice in meno ha tenuto duro fino all'ultimo minuto. Eppure la qualità dei singoli ha fatto la differenza e ha permesso a Montemurro di vincere la Supercoppa Italiana. Un bel antipasto in attesa di alzare (a meno di grossissime sorprese) anche il trofeo della Serie A. La vittoria, come detto in apertura, è arrivata nei minuti finali grazie ad un'incornata di Girelli, che ha completato la rimonta iniziata con l'autorete di Bergamaschi che aveva pareggiato i conti al gol di Grimshaw. A Frosinone termina 2-1 e le Juventus Women continuano a vincere partite su partite, anche giocando male o meno bene del solito. In Italia è rimasto ben poco da conquistare: adesso l'obiettivo non può che essere quell'Europa tanto bella quanto lontana a livello tecnico e tattico.

LA CRONACA DEL MATCH

Ci mette solo 3 minuti la Juventus a presentarsi dalle parti di Giuliani. Caruso imbeccata perfettamente dalle compagne si fa ipnotizzare dalla numero 1 e calcia addosso alla rossonera. Poco prima il Milan era andato vicino a spaventare le campionesse d'Italia con Thomas, la quale non arriva per un soffio sul pallone servitole da Tucceri. Dopo una prima fase di giocate pericolose e verticali, le due squadre iniziano una fase di studio. Il Milan è molto bravo a chiudere gli spazi e a ripartire una volta che le ragazze di Montemurro sbagliano la giocata. Proprio per questo motivo il palleggio bianconero parte molto basso, al limite della propria area di porta, in modo tale da far uscire le rossonere e colpirle con imbucate pericolose, proprio come nel caso di Caruso ad inizio partita. Al 12' il Milan si fa rivedere dalle parti di Peyraud-Magnin. Prima con Grimshaw e poi con Guagni, ma entrambe le volte le azioni sono confuse e poco pericolose. Nella parte centrale della prima frazione il Milan è più intraprendente e obbliga la Juve a rimanere schiacciata nella propria trequarti campo: le ragazze di Montemurro fanno fatica ad appoggiarsi su Girelli e Bonansea e di conseguenza ad uscire dalla metà campo. Proprio Bonansea prova a rendersi pericolosa al 20', ma il suo tiro-cross termina sul fondo senza impensierire le rossonere. Più concreto, invece, il tentativo di testa di Caruso e quello di destro (deviato da Tucceri) sempre di Bonansea. Sono questi i segnali di ripresa delle bianconere. Al 32' entra nel match anche Girelli che di spalla colpisce un traversone dalla destra e a momenti sorprende Giuliani. Il Milan risponde con un tiro da posizione impossibile di Thomas. Conclusione alla quale Peyraud-Magnin ha comunque risposto presente. Sono le prove generali che portano al gol rossonero. In pieno recupero Grimshaw, lasciata incredibilmente libera, sblocca con una capocciata la finale, gelando completamente le Juventus Women.

Il secondo tempo si apre subito con la reazione d'orgoglio delle Juventus Women. Bonansea scappa sulla destra e fa partire un traversone che Hurtig non riesce a raccogliere: avrebbe colpito da sola a porta completamente vuota. Al 49' Bonansea fa copia e incolla. Scappa nuovamente sulla destra e rimette in mezzo un traversone insidioso. Questa volta Hurtig viene anticipata da Bergamaschi che però nell'intervento mette il pallone all'interno della propria porta: è 1-1. Il gol subito non taglia per nulla le gambe alle rossonere che si rovesciano immediatamente in avanti e colpiscono clamorosamente la traversa proprio con Bergamaschi su assist di Piemonte. Per la capitana del Milan sono stati 60 secondi di vera e propria sfortuna. Non solo sfortuna però. Al 54' Laia Codina lascia anzitempo (e in lacrime) la partita per un'entrata scomposta che l'arbitro punisce con il cartellino rosso. La rete del pareggio, e la donna in più, chiaramente hanno dato alla Juve le forze per insistere e mettere nell'angolo le rossonere: al 70' Pedersen prova a sorprendere Giuliani, ma la conclusione è centrale. Le azioni bianconere si sviluppano tutte sulla destra e portano tutte il nome di Bonansea, vera e propria spina nel fianco per la difesa del Milan di Ganz. Al 75' e al 76' Caruso è molto più pericolosa della collega, ma il suo colpo di testa (prima) termina fuori di un soffio mentre il suo destro (dopo) dagli 11 metri è molto impreciso e grazia il Milan. All'80' Girelli svetta di testa in mezzo a Fusetti e Tucceri, ma il suo tiro termina alto. All'85' Girelli impegna Giuliani su calcio piazzato ma la numero 1 rossonera è bravissima a rispondere e rifugiarsi in calcio d'angolo. All'88' la numero 10 vince il suo duello personale con Giuliani e completa la rimonta bianconera: il suo colpo di testa è letteralmente imparabile e per il Milan è una doccia ghiacciata. Nel recupero le rossonere provano l'affondo ma non c'è più niente da fare: termina 2-1 e le Juventus Women alzano al cielo di Frosinone la Supercoppa Italiana. 

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