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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Calcio

Napoli-Juventus 5-1: bianconeri annichiliti sotto i colpi di Osimhen e Kvaratskhelia. E ora sono a "-10" dai partenopei

Il riassunto della sfida del "Maradona"

La Juventus esce con le ossa rotte dalla "sfida scudetto" contro il Napoli. Finisce 5-1, come nel 1990 in Supercoppa. All'epoca c'era Maradona. Oggi c'è una squadra dove spiccano non solo Osimhen e Kvaratskhelia ma un intero collettivo che ha annichilito la Juventus, tornata sulla terra dopo otto vittorie consecutive (spesso faticando) e la difesa rocciosa. 

La Juventus di Allegri si è presentata al "Maradona" con il seguente "undici": nell'ormai collaudato 3-5-1-1, Szczesny è il portiere; Danilo, Bremer e Alex Sandro compongono il terzetto difensivo; Chiesa, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic agiranno a centrocampo; Di Maria sarà invece il supporto dell'unica punta, Milik. 

Il primo tempo è pirotecnico. Napoli in vantaggio al 14' con Osimhen, che deposita in rete dopo la miracolosa respinta di Szczesny sulla semirovesciata di Kvaratskhelia: si interrompe quindi dopo 679 minuti l'imbattibilità dei bianconeri dopo otto "cleah sheet".

Il raddoppio arriva al 39' con Kvaratskhelia: Osimhen supera Bremer e Danilo e serve il georgiano che con un diagonale fulmina Szczesny per il 2-0.

La Juve reagisce e con Di Maria, al 42', su assist di Milik, trova il punto del 2-1 con palla all'angolino dopo una azione strappa applausi.

Anche nella ripresa è il Napoli ad essere padrone indiscusso del campo e trova il 3-1 al 55' con il difensore Rrahmani che sugli sviluppi di un corner calcia di prima intenzione dalla distanza e supera ancora  Szczesny.

Per la Juve è notte fonda. Al 56' doppio cambio: Locatelli e Milik lasciano il posto a Paredes e Kean. Ma al 65' arriva il poker partenopeo ancora con Osimhen grazie ad un errore di Bremer che perde palla, intercettata da Mario Rui che serve Kvaratskhelia. Palla al bacio sulla testa dell'attaccante azzurro che non ha problemi a infilare Szczesny: Napoli-Juve 4-1.

Finita qui? No. Perchè al 71' è Elmas a tovare il 5-1, ancora con un diagonale che non lascia scampo a Szczesny. Al 73' altro doppio cambio bianconero: dentro Miretti e Iling al posto di Danilo e Di Maria. All'83' entra anche Soulé al posto di Rabiot.

L'ultimo 5-1 inflitto dai partenopei ai bianconeri è datato 1 settembre 1990, finale di Supercoppa Italiana: gol di Silenzi (doppietta), Careca (doppietta) e Crippa. Per la Juve il gol della bandiera fu di un certo Roberto Baggio. Era la Juve di Maifredi. E stasera è sembrata la stessa identica squadra... 

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