rotate-mobile
Calcio Vallette / Corso Gaetano Scirea, 50

Penalizzazione Juventus, la Corte d'Appello Federale: "Illecito prolungato nel tempo. C'era intenzionalità"

Le motivazioni della sentenza

Ci sono voluti dieci giorni, ma alla fine sono state pubblicate le motivazioni che hanno portato la Corte di Appello federale a penalizzare la Juventus di quindici punti

Nelle motivazioni, infatti, emerge come la Corte abbia penalizzato la Vecchia Signora "dopo i documenti forniti dalla Procura della Repubblica di Torino alla Procura federale".

Un quadro mutato anche grazie alla "impressionante mole di documentazione probatoria” e che portano a dire come i bilanci della Juventus "non sono attendibili”.

La domanda che tanti tifosi si sono posti in questi giorni è perchè la Corte abbia deciso di inasprire la penalizzazione di sei punti rispetto ai nove chiesti dal procuratore Chinè. La Corte in primis si è basata sui precedenti ma anche sui documenti dei dirigenti del club che per chi ha giudicato ha una valenza "confessoria" e le intercettazioni sono definite "inequivoche" con l'obiettivo di "nascondere parte della documentazione" e di "manipolare le fatture”.

Come precisato dalla Procura federale in dibattimento, e come emerge anche durante la stesura della sentenza, i documenti hanno "svelato l'intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori", con assenza di un qualunque "metodo di valutazione delle operazioni di scambio e, invece, la presenza di un sistema fraudolento in partenza che la Corte federale non aveva potuto conoscere e alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata”.

Non solo. Perchè dai tanti atti emergerebbero anche delle correzioni "a penna" di documenti da parte di dirigenti. Per Procura e Corte con il chiaro intento di "nascondere" e non fare emergere "la natura permutativa dell’operazione compiuta".

A influire sulla sentenza anche il "libro nero" di Fabio Paratici, ex direttore sportivo dei bianconeri, le intercettazioni telefoniche o ambientali e le acquisizioni documentali citate dalla Procura federale.

Per Corte e Procura "la Juventus e i relativi amministratori e dirigenti sono stati oggetto di diffuse e ripetute evidenze dimostrative prodotte dalla Procura federale. Evidenze che connotano un canone di comportamento sistematico e non isolato”.

Ora la "Vecchia Signora" avrà trenta giorni di tempo per presentare ricorso al Collegio di garanzia dello Sport al Coni. Quest'ultimo, però, potrà pronunciarsi solo sulla legittimità del provvedimento ma non sul merito. Che, tradotto, vuol dire che non potrà ridurre o annullare la penalizzazione ma, eventualmente, rinviare alla Procura e alla Corte per una nuova sentenza.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Penalizzazione Juventus, la Corte d'Appello Federale: "Illecito prolungato nel tempo. C'era intenzionalità"

TorinoToday è in caricamento