Caso plusvalenze: penalizzazione di 10 punti per la Juventus
Un punto in meno rispetto alla richiesta di Chiné
La Juventus è stata penalizzata di dieci punti per il "caso plusvalenze".
Lo ha deciso poco fa, lunedì 22 maggio 2023, la Corte federale d'Appello. Il procuratore federale Giuseppe Chinè, durante il processo questa mattina, ne aveva chiesti 11.
Tutti prosciolti i dirigenti bianconeri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.
La sentenza è arrivata dopo la chiusura della Borsa ed esattamente pochi minuti prima della sfida di campionato contro l'Empoli.
Al netto della gara di questa sera, la Juve scende a 59 punti, all'ottavo posto in classifica. Ovvero a 7 punti dal quarto posto Champions, ora occupato dall'Inter a quota 66 punti.
La società: "Ci riserviamo un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia del Coni"
In una nota ufficiale, la Juventus ha "preso atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della Figc e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale".