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Champions, Juventus-Benfica 1-2: bianconeri imbarazzanti e ultimi in classifica. Allegri finisce nel mirino dei tifosi

Milik illude ancora, poi la rimonta.

Nel giorno dell'arresto del fratello di Pogba per la presunta estorsione milionaria ai danni del giocatore bianconero, questa sera, mercoledì 14 settembre 2022, una Juventus a dir poco imbarazzante perde in casa 1-2 con il Benfica nella seconda giornata di Champions. 

A decidere le reti di Milik al 4', Joao Mario al 43' su rigore, Neres al 55'. 

I bianconeri erano scesi in campo con il 3-5-2 con Perin in porta; Bremer, Bonucci e Danilo dietro; centrocampo con Cuadrado, McKennie, Paredes, Miretti e Kostic; davanti il duo Milik-Vlahovic. 

La Juve parte forte. Anzi, fortissima. E al 4' trova il vantaggio con Milik, abile ad insaccare di testa una punizione dalla trequarti calciata da Paredes.

Sembra essere il preludio ad una goleada. E le occasioni per mettere il risultato al sicuro ci sarebbero pure ma al 10' Cuadrado dalla destra mette la sfera sul secondo palo dove Kostic tira provando la conclusione in diagonale ma la palla viene deviata. 

Al 19' Miretti duetta con Vlahovic ma il diagonale non viene intercettato da Milik.

La Juve, in pratica, esce dal campo in questo istante e inizia a salire in cattedra il Benfica con Neres e Ramos. I bianconeri reclamano un rigore per fallo su Caudrado ma per l'arbitro è un normale contrasto di gioco.

Al 42' la svolta: calcio di rigore per il Benfica per un pestone in area di Miretti ai danni di Ramos. È stato il Var a sanzionare la scorrettezza del giocatore bianconero.

Sul dischetto si presenta Joao Mario che con un tiro centrale supera Perin nonostante l'estremo bianconero abbia intuito la traiettoria: 1-1.

La Juve parte nuovamente forte e sfiora il vantaggio con Milik al 50' ma il suo tiro a giro viene parato dall'estremo lusitano.

Al 56' arriva la doccia fredda con il vantaggio del Benfica con Neres che insacca una respinta di Perin: 1-2. I padroni di casa sono frastornati e Allegri ancora più di loro. Perché se al 58' toglie Miretti e Cuadrado per lasciare spazio a Di Maria e De Sciglio, al 70' toglie il migliore in campo, ovvero Milik, e Kostic, per Kean e Fagioli. Passando al 4-3-3 che ha il sapore del "tutto per tutto". 

All'84 arriverebbe il pareggio della Juventus con Vlahovic, su cross dalla sinistra di De Sciglio, ma è in fuorigioco. Tre minuti dopo, all'87', è Bremer che spara alto a due passi dalla porta un lancio "al bacio" di Di Maria. Nel finale, ancora Vlahovic ma Antonio Silva lo anticipa e spazza, evitando guai per i lusitani.

Al triplice fischio sono fischi per tutti. In particolare per Allegri. Perché ora la situazione è molto preoccupante: Il Psg e il Benfica sono già a quota 6 punti. La Juve, invece, ancora a quota zero. E di partite alla fine ne mancano quattro...

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