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Giocava in Serie A, ora studia per diventare allenatore: la nuova vita di Davide Lanzafame

L'ex giocatore di Juventus e Parma allena il PSK in Ungheria

Nato e cresciuto a Torino, prima al Barcanova e poi alla Juventus, Davide Lanzafame è stato uno dei calciatori più enigmatici degli ultimi anni. Talento cristallino, dotato di buona corsa e tecnica, il suo nome è stato accostato ai grandi club della Serie A per diverso tempo. Merito delle sue sgaloppate sulla fascia sinistra, che lo avevano portato ad essere battezzato come "nuovo Cristiano Ronaldo". Le cose non andarono proprio in quella direzione, per via anche di diversi infortuni che hanno imprigionato il talento e la crescita del calciatore, ma la carriera di Davide è stata comunque un successo: Bari e Parma sono state le piazze che lo hanno apprezzato di più, ma il suo curriculum parla tra le altre anche di Juventus nell'anno di Del Neri, Palermo, Catania, Perugia, LR Vicenza oltre alle tappe estere, con Adana Demirspor e soprattutto Honvèd e Ferencváros che lo hanno visto esaltarsi definitivamente. 

L'amore per l'Ungheria è un sentimento forte e viscerale, che ha portato Davide a sentirsi definitivamente a casa. Un sentimeno che ha provato lo stesso Marco Rossi (allenatore di Lanzafame e ora commissario tecnico dell'Ungheria), il quale lasciò l'Italia e trovò fortune nel paese europeo. Un amore, dicevamo, che l'esterno offensivo non ha mai dimenticato e che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha cercato nuovamente. Tutto questo per un'idea chiara e precisa, ossia quella di diventare allenatore. Una nuova vita che lo vede, oggi, protagonista a Coverciano per terminare il corso da tecnico Uefa B. Subito dopo potrà tornare al suo presente (e futuro), che si chiama PSK - squadra di Budapest che milita nella quarta serie nazionale, dove Davide allena. 

Ciao Davide, sei ancora a Coverciano o sei ripartito per Budapest? Come procede il corso per diventare allenatore?

Buongiorno a voi. Sono ancora a Coverciano. In questi giorni stiamo facendo tante ore di studio e apprendimento, dove ad istruirci ci sono bravi professionisti guidati da Renzo Ulivieri. In questo corso siamo 39 ragazzi, tra cui anche Alessio Cerci (ex giocatore di Torino e Atletico Madrid, ndr). Dobbiamo ancora affrontare 10 giorni di teoria, poi 36 ore di studio online e infine l'esame finale che si terrà ad ottobre.

Come ti vedi dall'altra parte del campo? Prenderai spunto da qualche tuo vecchio allenatore?

Come tutti gli altri ex calciatori, anche io ho avuto dei bravissimi tecnici. In base all'esperienze che ho vissuto con loro mi sono fatto un'idea, poi da lì la impreziosirò con i miei concetti. Sicuramente in questi anni avrò modo di sbagliare e quindi di imparare sul campo, sicuramente ho bisogno di confrontarmi e misurare i miei progetti. Il campionato in Ungheria inizia il prossimo 19 agosto. Una volta finito il corso, riparto per Budapest per riprendere gli allenamenti con la squadra. Abbiamo iniziato la preparazione due settimane fa, poi sono dovuto tornare a Coverciano per proseguire la formazione. Devo dire che la passione per questo mestiere è tanta, proprio come la voglia e l'ambizione. Sono motivato. Una volta tornato in Ungheria, potrò fare affidamento su un paio di collaboratori che mi aiuteranno, soprattutto sotto l'aspetto comunicativo. Parlerò inglese ma se i ragazzi non dovessero capirmi, ci saranno loro ad aiutarmi. 

Tu sei stato protagonista per diverso tempo in Serie A, come lo vedi il prossimo campionato?

Sono sicuro che sarà un torneo piacevole e poco scontato. La Juventus vuole tornare a vincere mentre le milanesi sono attrezzate per lottare fino alla fine. Napoli e Roma sono due squadre interessanti, specie i giallorossi con Mourinho e Dybala. Poi c'è la Lazio. Nella zona vertice sono sicuro che sarà tutto molto equilibrato. Per quanto riguarda la zona salvezza, mi stimola e appassiona la Salernitana di Nicola. Sono curioso di vederlo partire con loro da zero. Davide mi piace tantissimo come allenatore. Anche la Serie B quest'anno è molto bella, viste le aggiunte di Palermo e Bari. Il Parma dovrà dimostrare il suo vero valore, poi ci sono Genoa e Cagliari oltre al Venezia. Si tratta di un campionato di un altro livello. Sarà interessante vederlo. 

Infine, l'ultima domanda è sul calcio in Ungheria. Come ti spieghi la crescita di questo movimento?

Gran parte del merito va dato ai numerosi investimenti che stanno facendo nel calcio, soprattutto per le nuove strutture. Gli altri paesi che confinano con l'Ungheria stanno calando, a differenza loro. La nazionale è l'esempio più limpido per dimostrare quanto sia cresciuto il movimento calcistico. Parte del merito va al commissario tecnico Rossi, che ormai è diventato un idolo in patria. Con le sue idee ha permesso di crescere e migliorare un intero paese.  

Grazie Davide, in bocca al lupo per il futuro. 

Grazie a voi.
 

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