A Borgaro finisce l'era Cacciatore: "Dal prossimo anno avrete un tifoso in più"

Dopo l'annuncio sui social, anche Giuseppe Cacciatore ufficializza il suo addio dalla panchina del Borgaro Nobis. Lo fa attraverso una lunga e commovente lettera, scritta a cuore aperto sul proprio profilo Facebook. Con lui la squadra gialloblù ha ottenuto un secondo posto in classifica e una finale di Coppa Italia. Nel mezzo tanti giocatori valorizzati e quella sensazione, alterna, di essere una squadra superiore a tutte. 

"Dopo 4 anni lunghissimi e intensi, la mia avventura con il Borgaro Nobis 1965 finirà al termine della stagione. Ho avuto il privilegio di passare da giocatore ad allenatore in un attimo, nel periodo più buio per il mondo intero segnato dal Covid e ho finito la mia carriera da calciatore in un anno difficile, ma grazie alla fiducia dei presidenti Fulvio Messoriano e Pier Giorgio Perona ho potuto subito iniziare questa bellissima avventura: a loro vanno i miei piu sentiti ringraziamenti. La vostra passione e dedizione per questi colori è encomiabile e da ammirare. Partendo da zero e lavorando all’unisono abbiamo ottenuto subito grandi risultati", si legge nel testo.

"Siamo stati secondi nella prima parte del campionato purtroppo poi interrotta e terzi nel campionatino a 10 squadre. L’anno scorso abbiamo ottenuto qualcosa di magico, perdendo una finale di Coppa (sappiamo tutti come) e arrivando secondi in campionato, davanti a squadre ben piu blasonate, vincendo i playoff regionali e giocandocela alla pari con il Giorgione in quelli nazionali. Anche quest'anno abbiano realizzato qualcosa di incredibile. Nel girone d'andata abbiamo annientato tutto e tutti, ma poi negli ultimi 2 mesi qualcosa è andato storto e non sono qua per trovare alibi o scusanti. Analizzerò tutto a bocce ferme, ma intanto ci tengo a ringraziare di cuore tutte quelle persone che stanno dietro le quinte e che sono il vero motore della società, a partire da Franco Battaglia, fido scudiero sempre al mio fianco tutte le domeniche, Frank Morando, Nunzio, Marcello e tutti gli altri, senza dimenticare nessuno".

Poi ancora un ringraziamento speciale a dirigenti e staff. "Ringrazio Mimmo Cicciù, perché a lui devo tutto. Grazie per aver creduto sempre in me e grazie al mio grande staff, a partire dai prof Simone Palumbo e Davide Rosso, passando per il preparatori dei portieri Marco Serena ad  Alessandro Montalbano, Fabrizio Capodici, Fiore Mirabella, Stefano Selvaggio e i miei secondi: Vincenzo Pastore  e Renato Ientile. Un grazie speciale va ad un amico ritrovato come Fabrizio Oranges, che è stato una colonna e un supporto fondamentale per me e poi ovviamente grazie a tutti i giocatori che sono passati dalla mia gestione. Mi avete insegnato tanto e mi avete fatto crescere prima come uomo e poi come allenatore".

Infine, un pensiero personale. "Ho sempre dato tutto me stesso nel calcio, perché questo sport è la mia vita: lo amo piu di ogni cosa e per lui sarei pronto a tutto e la dedizione e la professionalità che ci metto non saranmo mai meno di ieri e mai più di domani. A volte potrei sembrare presuntuoso, ma sono il primo critico di me stesso e mi reputo una persona vera che dice quello che pensa sempre e forse questo potrebbe essere un problema e potrebbe essere visto come senso di presunzione, ma chi mi conosce bene sa che il primo a mettersi in discussione in ogni allenamento, ogni partita, ogni attimo della vita sono proprio io e dietro la corazza che mostro c'è un ragazzo che sa che deve migliorare sotto tutti gli aspetti e che mai smetterà di farlo attraverso il lavoro e l'abnegazione quotidiana. Sii come il mare che infrangendosi contro gli scogli trova sempre la forza di rialzarsi. Questo è il motto che mi porterò sempre dietro. Grazie di tutto borgaro nobis dal prossimo anno avrai un tifoso in più.