Inchiesta plusvalenze: Juventus e i suoi dirigenti tutti prosciolti
Stesso metro per tutte le società e dirigenti coinvolti
Finisce con il proscioglimento di tutte le società e dei dirigenti implicati il processo sulle plusvalenze dei giocatori di calcio in corso da alcuni giorni a Roma.
Coinvolte, undici società, tra cui la Juventus, e i big della dirigenza bianconera: il presidente Andrea Agnelli, l'ex diretorre sportivo Fabio Paratici, l'attuale vicepresidente Pavel Nedved, l'attuale direttore sportivo, Federico Cherubini, e l'attuale amministratore delegato, Maurizio Arrivabene.
La Procura Federale aveva chiesto per Paratici 16 mesi e 20 giorni di inibizione, visti i 32 contratti ritenuti "gonfiati". Dodici i mesi chiesti per Agnelli, 8 mesi per Nedved e Arrivabene, per Cherubini 6 mesi e 20 giorni. A livello societario, era stata chiesta una multa pari a 800mila euro.
Invece, poco fa, nel primo pomeriggio di venerdì 15 aprile 2022, ecco la sentenza, arrivata in netto anticipo rispetto ai tempi: tutti prosciolti. Dalle società ai dirigenti. Il giudice, quindi, ha accolto tutte le istanze dei legali dei club, che avevano sin da subito contestato il modello utilizzato dalla Figc per la valutazione di ogni singolo giocatore alla pari dell'accusa di illecito. In pratica, per il giudice quel modello non è sufficiente a comprovare l'illecito.
Essendo questa la sentenza di primo grado, il procuratore federale Giuseppe Chiné, una volta in mano le motivazioni - che dovrebbero essere pubblicate entro una settimana - deciderà se ricorrere o meno in merito alla sentenza.