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A 27 anni dalla morte, la Juventus ricorda Andrea Fortunato: "Ci manca tutto di te"

Toccante lettera sul sito internet bianconero

Sono passati già 27 anni da quando, il 25 aprile 1995, Andrea Fortunato chiuse gli occhi per sempre, stroncato dalle conseguenze di una grave forma di leucemia: aveva solamente 23 anni. 

Per chi non ha avuto il piacere di vederlo calcare un campo di calcio, è doveroso raccontare chi fosse Andrea Fortunato. Soprattutto ai più giovani, che si sono persi le gesta di una grandissima promessa del calcio italiano. Il degno erede di Antonio Cabrini: un terzino sinistro "della nuova era". Che sapeva difendere e allo stesso tempo attaccare.

E lo aveva ben capito il buon Giovanni Trapattoni, che lo volle a tutti i costi alla Juventus, prelevandolo nell'estate '93 dal Genoa.

E "Trap" lo fece diventare subito titolare inamovibile, con 27 presenze e anche una rete. La sua unica rete in bianconero: a Roma, contro la Lazio, quella della "bandiera", vista la sconfitta 3-1.

Poi un declino, una stanchezza pressoché perenne. Giornali e tifosi che lo accusarono ingiustamente di "bella vita", di "scarso impegno", salvo poi pentirsene nei mesi successivi e il giorno dei funerali, quando era troppo tardi.

Perché era impossibile che un ragazzo così giovane potesse avere qualcosa, una malattia. E la malattia aveva un nome e un cognome: leucemia linfoide acuta.

Andrea iniziò le cure. I medici del "Silvestrini" di Perugia provarono anche con il trapianto di cellule "lavate", ripulite della malattia. Qualche risultato arrivò. Tornando persino ad allenarsi durante la riabilitazione. Poi, una polmonite che lo ha colpito a causa delle difese immunitarie basse, lo strappò alla vita a soli 23 anni. 

Per gli annali, anche se non scese mai in campo, è campione d'Italia e vincitore della Coppa Italia 1994-95, in quanto componente della rosa bianconera.

Oggi, lunedì 25 aprile 2022, la Juventus ha voluto ricordarlo sui social e sul proprio sito internet con una toccante lettera: 

"Ventisette anni. Sono passati ventisette anni da quel 25 aprile del 1995, quando Andrea Fortunato ci lasciò.

Ci manca tutto di lui: la sua semplicità, il suo essere così genuino, la sua indescrivibile forza d’animo che non lo abbandonò mai, neanche nel momento in cui dovette affrontare quella terribile malattia così crudele e ingiusta che lo portò via a soli 23 anni.

Ed è impossibile che non sia così, perché quel giorno il destino ci portò via prima di tutto un amico, un ragazzo d’oro che vide sfumare troppo presto il suo sogno più grande: quello di continuare a giocare e a vincere con la maglia della Juventus.

Caro Andrea, ci manchi tanto. E così sarà per sempre.

Oggi, però, vogliamo ricordarti con il sorriso, con quel sorriso che ti ha sempre accompagnato e che tutti noi continueremo a ricordare con enorme affetto".

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