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Sport Strada Comunale della Basilica di Superga

Oggi si commemora il Grande Torino a 65 anni dalla Tragedia

Sono passati già 65 anni dalla tragedia di Superga che tolse la vita a 31 persone tra giocatori, staff e giornalisti. Come ogni anni il mondo granata commemora quei campioni. Presente anche la squadra di mister Ventura grazie ad un volo charter

Sul calendario di ogni tifoso del Torino calcio la data del 4 maggio è segnata in rosso da ormai sessantacinque anni. Il ricordo della tragedia e la commemorazione di quei campioni granata, che hanno fatto meglio di qualunque altra squadra nella storia del calcio italiano, non svanirà mai grazie all'annuale visita di tifosi, giocatori e proprietà alla Basilica di Superga, il luogo dove quel terribile pomeriggio del 1949 il trimotore I-Elce di ritorno da Lisbona si schiantò. Nell'incidente persero la vita 31 persone, fra cui 18 giocatori.

Per la prima volta c'è stato il rischio che i giocatori di mister Giampiero Ventura non riuscissero ad essere presenti alla commemorazione del 4 maggio. "Colpa" della partita di campionato contro il Chievo Verona in Veneto in programma alle ore 15. Match che la Figc non ha voluto spostare. Le polemiche, inevitabilmente venutesi a creare, sono state smorzate dal presidente Urbano Cairo che ha assicurato che la squadra sarà presente alle 20, orario in cui Don Aldo Rabino celebrerà la funzione a Superga. La squadra al completo prenderà un volo charter al termine dei novanta minuti, grazie ad un aereo affittato appositamente per l'occasione dal numero uno del Torino.

Gli ultimi anni i nomi dei caduti della tragedia del 4 maggio 1949 sono stati letti da capitan Rolando Bianchi, da quest'anno accasato al Bologna. La fascia è andata sul braccio di Kamil Glik che sarà il primo straniero ad avere l'onore di leggere quei trentuno nomi.

Quel nefasto pomeriggio morirono giocatori, staff della squadra, dirigenti e alcuni giornalisti. Questi tutti i nomi: Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Virgilio Maroso, Giuseppe Grezar, Mario Rigamonti, Eusebio Castigliano, Romeo Menti, Ezio Loik, Guglielmo Gabetto, Valentino Mazzola, Franco Ossola, Pierino Operto, Danilo Martelli, Rubens Fadini, Ruggero Grava, Giulio Schubert, Emilio Bongiorni. Dirigenti e accompagnatori: Ernst Egri Erbstein, Leslie Lievesley, Arnaldo Agnisetta, Ippolito Civalleri, Ottavio Cortina, Andrea Bonaiuti. Equipaggio: Pier Luigi Meroni, Antonio Pangrazi, Cesare Bianciardi, Celeste D’Inca. Giornalisti: Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero.

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