Nuovi scenari in vista per logistica e trasporti internazionali
Ecco come si supera l’attuale crisi globale
Il mondo dei trasporti e quello della logistica, da sempre collegati, sono oggi ad un nodo cruciale.
Lasciatisi alle spalle gli aumenti spropositati di prezzi registrati nel biennio di picco pandemico, ora sono il conflitto in Ucraina e la crisi energetica ad aprire nuovi scenari per il settore. E, volenti o nolenti, le aziende di spedizione, prime protagoniste di questo mercato, devono necessariamente adattarsi.
Le strategie alternative, messe in atto per far fronte al brusco ridimensionamento della domanda, vedono, infatti, impegnate le grandi compagnie di navigazione, che viaggiano a vista puntando su una nuova flessibilità organizzativa e sulla diversificazione delle spedizioni.
Andrea Cataldo: "È necessario un cambio di paradigma"
Un argomento delicato, dunque, che coinvolge gli operatori del settore a livello globale. A parlarci in modo chiaro delle dinamiche in atto nel comparto è Andrea Cataldo, socio e Sales Manager della Medgate, con oltre vent’anni di esperienza nel settore alle spalle, di cui riportiamo la breve intervista.
L’economia mondiale è passata, nel giro di pochissimo tempo, dall’euforia post pandemia a un’incalzante inflazione. Come si riflette questo nei trasporti?
“Si riflette in una riduzione dei noli a causa di una contrazione della domanda e non per la ricerca di “equilibrio” nel settore. Per comprendere la portata di questa diminuzione vi porto un solo esempio: i primi giorni di ottobre del 2021 nel porto di Los Angeles c’erano ben 109 navi che attendevano di scaricare i loro container, a ottobre di quest’anno nelle stesse date, ce n’erano 6!
Ovviamente lo spettro della recessione comporta cambiamenti negli scenari economici su scala globale.
La spinta dei consumi americani, in parte responsabile dell’aumento generalizzato dei prezzi, si è frenata bruscamente a causa dell’aumento dei tassi. Ma si è ridimensionata anche per la tendenza dell’Occidente al “friendshoring”, cioè a riportare in patria le produzioni, anche se queste hanno un costo più alto, processo che a sua volta genera inflazione.
Se l’anno scorso a causa dei lockdown, la Cina non era pronta a spedire, oggi spedisce molto meno. Le spedizioni, per così dire, “stanno a guardare” e i prezzi riflettono questo clima di instabilità economica.”
Quanto influiscono su questa situazione la guerra e la crisi energetica?
“Sono parte di questo scenario di incertezza.
La guerra in Ucraina è stato un colpo durissimo all’economia mondiale, la domanda di beni è caduta e la crisi energetica ha contratto i consumi.
Maersk, una delle compagnie di navigazione mercantile più grandi al mondo per ricavi, ha già rallentato il traffico delle sue navi anche per risparmiare carburante.”
Come stanno reagendo le aziende italiane? Il traffico sta diminuendo? I dati non sembrano così negativi…
“L’export italiano in questo quadro preoccupante regge bene, le ultime proiezioni sono di un +10,3%.
Ma la preoccupazione resta forte per il rialzo dei prezzi e per i volumi…sapranno tenere il passo con la domanda in rallentamento?
In questa congiuntura globale consigliamo alle aziende di seguire le spedizioni “da vicino” per monitorare tempi e prezzi con un partner affidabile.
Durante la pandemia il settore delle spedizioni ha mostrato, come mai prima, le sue fragilità strutturali. Quali sono le carenze più evidenti?
“Gli errori più macroscopici sono sicuramente la concentrazione dell’offerta mondiale sul porto di Shanghai e la difficoltà a reggere i bruschi cambiamenti degli equilibri geoeconomici.
La discesa del prezzo dei noli marittimi, per esempio, è il chiaro segnale di una caduta della domanda di beni di consumo e di un momento molto difficile per l’economia mondiale”
Cosa deve fare un’azienda oggi secondo MedGate per organizzarsi in modo strategico con le spedizioni?
“È necessario un cambio di paradigma. Prima di tutto, come noi in Medgate facciamo da sempre, le tariffe di trasporto devono essere negoziate caso per caso.
Vista la carenza di materie prime e l’urgenza che tante aziende hanno di ricevere la merce, le spedizioni devono essere organizzate in ogni dettaglio e monitorate costantemente.
Bisogna diversificare le proprie spedizioni affidandosi allo spedizioniere che seleziona e utilizza il miglior trasporto presente in quel momento sul mercato.
Non esiste più niente di standard. È necessario affidare le proprie spedizioni a un partner strutturato che le monitora con attenzione e suggeriamo un cambio di rotta anche negli incoterms di vendita che troppo spesso in Italia sono ex-works.”
Tornando alla crisi energetica… i trasporti di container stanno evolvendo verso il green o è un progetto rimandabile?
“Non sarebbe rimandabile, ma, ad oggi, la Logistica Sostenibile non è la normalità.
Per ora nel settore si lavora su due fronti: i motori LNG per le navi, cioè che funzionano con gas naturale anziché diesel, e la tecnologia dei carrelli con batterie agli ioni di litio non inquinanti.
Sono da poco introdotte sul mercato, la direzione è quella giusta ma l’applicazione ancora molto limitata.”
Cosa ricaviamo dalle parole di Andrea Cataldo? Innanzitutto, che il mondo sta cambiando e, nonostante le diverse crisi in atto, esso non sta evolvendo necessariamente in peggio.
L’ultima risposta del Sales Manager di Medgate ci dimostra come si stiano aprendo, per esempio, spiragli in termini di sostenibilità ambientale, così come le proiezioni sull’export italiano sembrano dare speranza al settore della logistica.
Ma, forse, ciò che portiamo a casa dalle parole di Andrea Cataldo è la consapevolezza che, oggi, sia sempre più essenziale rivolgersi a partner affidabili, strutturati e flessibili per le proprie spedizioni.