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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Progetto APE, sale a 76milioni la spesa per gli acquisti verdi

Se nel 2004 i 13 primi enti pubblici partecipanti al progetto APE (acquisti pubblici ecologici) avevano acquistato beni e servizi per 4,5 milioni di euro, nel 2012 sono stati destinati ben 76 milioni di euro per l'acquisto di beni e servizi ecologici

La provincia di Torino fa acquisti green. È salita a 76 milioni di euro, infatti, la cifra spesa nel 2012 per l’acquisto di beni e servizi ecologici da parte dei 47 sottoscrittori del progetto APE (Acquisti pubblici ecologici) nella provincia di Torino. Ad affermarlo la stessa provincia di Torino. Sicuramente un bel traguardo per la provincia piemontese che dimostra ancora una volta la sua volontà di percorrere la strada verso la sostenibilità e il rispetto ambientale. Avviato nel 2003, il progetto Ape rientra in quella gestione ecologica degli acquisti delle pubbliche amministrazioni che porta con se innumerevoli vantaggi: si minimizzano gli impatti ambientali attraverso un risparmio e una migliore gestione delle risorse, si raggiunge una migliore qualità e si aumenta la sicurezza. Inoltre, fattore non trascurabile, si spingono le imprese ad introdurre innovazioni di processo e di prodotto, ottenendo migliori prestazioni ambientali. Questa gestione particolare degli acquisti nasce all'interno dell'Agenda 21 provinciale, con l’obiettivo di promuovere consumi più sostenibili e l’ampliamento delle attività economiche legate a prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione ambientale.

Si tratta, nello specifico, di una rete di soggetti pubblici e privati, 47 per l’esattezza, impegnati a utilizzare criteri ecocompatibili negli acquisti per i propri uffici: parliamo di Comuni e Comunità montane, istituti scolastici, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali e ambientaliste, un presidio sanitario, la Camera di Commercio di Torino, il Politecnico e la SCR, Società di committenza regionale. E i risultati raggiunti sono degni di nota.

“Se nel 2004 i 13 primi partecipanti al progetto APE avevano acquistato beni e servizi per 4,5 milioni di euro, nel 2012 sono stati destinati, come detto, ben 76 milioni di euro per l’acquisto di beni e servizi ecologici, a fronte di una spesa complessiva dichiarata di circa 144 milioni di euro”, afferma la Provincia. A far la parte del leone è la Città di Torino, con i suoi 50 milioni di euro. Seconda piazza per il Comune di Collegno con 5,2 milioni di euro, seguito da Acea Pinerolese con 3,6 milioni e dalla Provincia di Torino, che ha speso 3 milioni di euro in beni e servizi che rispettano i criteri APE.

Ma quali sono i prodotti più acquistati? Al primo posto ci sono i servizi di fornitura di energia elettrica con quota minima del 50% da fonti rinnovabili. Seguono i servizi di ristorazione con prodotti biologici e stagionali, stoviglie riutilizzabili e acqua da rubinetto (21%) e i servizi di pulizia con prodotti ecologici (12%); quindi le spese per costruzioni e ristrutturazioni in bioedilizia (4%), autoveicoli e attrezzature informatiche a ridotto consumo energetico (entrambi al 2%). Grazie a questi acquisti, afferma sempre la Provincia, “nel solo 2012 è stato possibile risparmiare all’atmosfera l’emissione di circa 46mila tonnellate di CO2”. Un bel guadagno per l’ambiente e per tutti noi.

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