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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Mobilità sostenibile: la giunta approva il Biciplan

Questa mattina la giunta comunale ha approvato il Piano Urbano per la Mobilità Ciclabile. Grande soddisfazione da parte dell'Assessore all'Innovazione e all'Ambiente Enzo Lavolta

“La diffusione della mobilità in bicicletta contribuisce a rendere città più vivibili, un trasporto urbano più efficiente, strade meno congestionate e meno rumorose, un’attività fisica individuale utile a combattere la sedentarietà, maggior sicurezza delle strade. Inoltre favorisce la lotta ai cambiamenti climatici, il risparmio dei carburanti fossili, lo sviluppo del turismo sostenibile.” Cosi cita la Carta di Bruxelles firmata il 15 maggio 2009 che pone l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta come forma principale di mobilità sostenibile raggiungendo entro il 2020 il 15% di spostamenti in bici. A firmare la Carta anche la città di Torino. Quattro anni dopo la firma, la municipalità di Torino ha fatto la sua parte. Oggi, infatti, il consiglio comunale ha approvato il Biciplan, il Piano Urbano per la Mobilità Ciclabile.
 

«Ringrazio tutti i consiglieri comunali della maggioranza e della minoranza per aver contribuito e partecipato al percorso di approvazione del Biciplan: da oggi la città ha la possibilità, nel perseguire il disegno della città verso il 2020, di inserire un tassello importante verso la sostenibilità», ha affermato l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Enzo Lavolta, dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Biciplan, avvenuta in Sala Rossa.
 

A partire dall’analisi della situazione esistente, il Piano Urbano per la Mobilità Ciclabile prevede che venga Individuata sul territorio quella che dovrà essere la rete ciclabile principale, costituita da varie direttrici, che dal centro cittadino si dipartono verso la periferia e i comuni limitrofi, e le circolari all’interno della città. Si sono, dunque, definite 9 direttrici principali che mettono in relazione il centro città con la periferia e 4 reti circolari che attraversano tuta la città: uno perimetrale al centro, uno coincidente con la prima cinta daziaria della città, uno più periferico con funzione di collettore e distribuzione per le diverse provenienze e infine quello di raccordo tra l’area nord e l’area sud metropolitana lungo il futuro asse di corso Marche. Tutto questo per un totale di 175 km di piste ciclabili, che nell’arco di dieci anni si prevede dovrebbero diventare 310.
 

Alla soddisfazione di Lavolta per l’ottimo risultato ottenuto, ha fatto seguito quella dell’assessore alla Mobilità Claudio Lubatti, che ha evidenziato come “questo risultato sia la prova della quantità di lavoro messa in campo e della qualità del risultato. Penso sia un segno culturale di come la città guarda alla mobilità urbana, ponendo la mobilità ciclabile al livello di coprotagonista”.
 

Piste ciclabili vogliono anche dire sviluppo di quella forma di turismo sostenibile che è il cicloturismo, come ha affermato Lavolta: «Torino vuole essere una città accogliente per chi sceglie una forma di spostamento pulita e leggera, anche in chiave di sviluppo del turismo in bicicletta. Penso alle straordinarie opportunità per la nostra città che potrebbe offrire la realizzazione della ciclopista sul Po ‘VenTo’, e alla realizzazione di collegamenti con la pista della Corona Verde realizzata dalla Regione. Il turismo sostenibile è al centro di un progetto che presenterò nelle prossime settimane».

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