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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le Langhe diventano patrimonio dell’Unesco

Il territorio delle Langhe- Roero e Monferrato, famoso per i suoi paesaggi e per i suoi vitigni, lo scorso 22 giugno è entrato ufficialmente nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco

E con questa sono 50. Parliamo dei siti Unesco. Il territorio delle Langhe- Roero e Monferrato, famoso per i suoi paesaggi e per i suoi vitigni, lo scorso 22 giugno è entrato ufficialmente nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Grazie a questa new entry, l’Italia continua a mantenere il primato nella classifica delle nazioni con più siti patrimonio dell’umanità.
 

Il territorio di Langhe-Roero e Monferrato ha ottenuto l’importantissimo riconoscimento di “paesaggio culturale”, con la seguente motivazione: “I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe-Roero e Monferrato sono una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. La loro storia è testimoniata dalla presenza di una grande varietà di manufatti e architetture legate alla coltivazione della vite e alla commercializzazione del vino. I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono inoltre un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica”.
 

Molto soddisfatto di questo riconoscimento, il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha così commentato: “Il merito del risultato va a tutto il territorio di Langhe-Roero e Monferrato che ha saputo costruire e mantenere nel tempo un paesaggio culturale, legato al mondo del vino, eccezionale e unico nel suo valore ed espressione della altissima qualità della produzione vitivinicola della nostra regione.
 

Un successo, quindi, non solo per la Regione, ma anche per l’Italia tutta, per il settore turistico e soprattutto per il comparto del Made in Italy. Monferrato, Langhe e Roero, infatti, come afferma la Coldiretti, coprono il 90% della produzione vinicola del Piemonte, che è complessivamente pari a circa tre milioni di ettolitri di vino l’anno con un fatturato sui 335 milioni di euro, il 60 % dei quali è esportato in Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Stati Uniti.
 

Ad affermarlo anche il presidente nazionale della Coldiretti, il piemontese Roberto Moncalvo: “E’ un atteso riconoscimento al lavoro di intere generazioni di agricoltori che hanno realizzato nel tempo un territorio unico ed inimitabile di una bellezza straordinaria ma capace anche di esprimere produzioni da primato conosciute ed apprezzate in tutto il mondo”. “Un successo per il Piemonte e per l’Italia intera alla vigilia del semestre di presidenza dell’Unione e dell’Expo che potrà contribuire alla ripresa di un Paese in cui – sottolinea Moncalvo – turismo, cultura e alimentazione rappresentano le leve strategiche determinanti per uscire dalla crisi. Si consolida il primato mondiale dell’Italia nel turismo enogastronomico che da solo vale 5 miliardi ed è in continua crescita. Ma una spinta determinate – conclude Moncalvo - viene anche per l’insieme della vacanza Made in Italy con un terzo (32,7%) del budget destinato da italiani e stranieri all’acquisto di prodotti alimentari o ai pasti consumati in ristoranti o trattorie.

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