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NUOVO ELOGIO D'OLTREMANICA

Il Guardian loda Torino, le vacanze all'ombra della Mole diventano una tappa obbligatoria

Il quotidiano inglese celebra la nostra città, “decisamente sottovalutata”

Un nuovo elogio, un vero e proprio endorsement per Torino, arriva da Oltremanica. Il Guardian, proprio il quotidiano britannico che recentemente aveva consigliato una vacanza ad Avigliana e magnificato la bontà della bagna cauda, questa volta, all’interno di un altro lungo reportage dedicato alla nostra città, dice che la città della Mole è “assolutamente da vedere” e “decisamente sottovalutata”.

Segue poi un elenco di luoghi, monumenti, locali ed edifici. Si inizia da Porta Palazzo “ben lungi dall'essere lo spazio pubblico più bello di Torino, ma uno dei più significativi, soprattutto per chiunque cerchi di dare un senso a questa città affascinante. A seconda della strada che prendi dalla piazza, sei rapidamente circondato dagli splendidi palazzi e portici barocchi della dinastia dei Savoia, rovine romane come la Porta Palatina o testimonianze del passato industriale di Torino”.

Il Guardian, che nel suo titolo, definisce Torino “cacofonica e inebriante" e sottolinea come Porta Palazzo abbia sempre avuto un ruolo per i nuovi arrivi in città, nei secoli precedenti dal sud dell’Italia e più recentemente dall'Africa e dall'Asia.

"Questo ricco ‘medley’ di influenze e di storia rende Torino così intrigante", sottolinea il Guardian, che evidenzia come "non è il tipo di città che si aggrappa a un momento del suo passato, perché a differenza di tanti altri paesi e città d'Italia è troppo impegnata a guardare avanti al futuro".

Vengono messe in risalto le bellezze architettoniche della città, il suo essere stata capitale d’Italia e una grande capitale europea. Per testimoniare l'influenza globale di Torino, il Guardian cita Palazzo dell’Accademia delle Scienze e loda il Museo Egizio, il più antico museo di Egittologia al mondo, secondo a livello mondiale, dopo quello del Cairo, per valore e quantità dei reperti, Palazzo Madama, sede del Museo Civico d'Arte Antica, con collezioni dal medioevo al tardo barocco, il Castello di Rivoli, risalente al nono secolo e ora sede del museo di arte contemporanea, la Mole Antonelliana, ora sede del Museo del Cinema.

Viene messo in luce il modo in cui ha saputo reinventare alcuni spazi cittadini come le OGR che si sono trasformati in centri culturali. “Torino è piena di posti come questo che sfidano la sfortunata idea che sia un luogo post-industriale, con poco da offrire e il meglio nel passato”.

"Questo è un luogo che abbraccia le molte sfaccettature della sua storia, senza cercare di 'disneyficarle'", sottolinea il Guardian. "C'è una patina di vita reale a Torino, ma è molto consumata piuttosto che logora. Si sente vissuta e a proprio agio, come poche città fanno al giorno d'oggi".

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