Suggestioni polifoniche tra sacro e profano all'Oratorio San Filippo Neri
Sabato 3 dicembre , alle 17.30, la stagione dell’Accademia Corale Stefano Tempia proseguirà presso l’Oratorio di San Filippo Neri, in via Maria Vittoria, 5, a Torino con il concerto “Suggestioni polifoniche tra sacro e profano” proposto dal Consort Tempia diretto da Luigi Cociglio. Programma: Tomás Luis de Victoria (1548-1611) Jesu dulcis memoria Henry Purcell (1659-1695) Hear my prayer, Lord William Byrd (1539/40-1623) Ave verum corpus Sing joyfully unto God Antonio Lotti (1667-1740) Crucifixus Camille Saint-Saëns (1835-1921) Calme des nuits Les fleures et les arbrés Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901) Abendlied Edvard Grieg (1843-1907) Ave maris stella Edward Elgar (1857-1934) Lux aeterna (Nimrod) Ingresso a 5 euro. Link biglietteriahttps://www.ticket.it/musica/evento/suggestioni-polifoniche-tra-sacro-e-profano.aspx Solo per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 scrivere segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare al numero 389.9117174.
Nota di sala. Il programma di questo concerto accosta pagine di musica sacra e profana per ensemble vocale a cappella, seguendo un percorso essenzialmente cronologico. Si comincia con il mottetto a quattro voci Jesu dulcis memoria attribuito a Tomás Luis de Victoria, compositore rinascimentale spagnolo, fautore dello stile polifonico di ascendenza palestriniana e artefice della sua diffusione in Spagna. La pagina successiva è l’inno a otto voci Hear my prayer, o Lord di Henry Purcell, una composizione che mette in musica il secondo versetto del Salmo 101 (Preghiera di un afflitto che è stanco e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia). L’arcata formale del brano è assai rimarchevole nel suo procedere per intensificazione della trama polifonica fino al climax sull’ultima intonazione delle parole «And let me crying come unto thee» («A te giunga il mio grido»). William Byrd è stato uno dei più autorevoli compositori inglesi del periodo rinascimentale.
Egli visse durante i regni di Maria Tudor e di Elisabetta I e compose musica sacra (mottetti, inni e messe) e strumentale (per cembalo e organo, oltre ad alcune composizioni per consort di viole). Il concerto propone due sue composizioni sacre: l’inno eucaristico Ave verum corpus e l’anthem Sing joyfully unto God. Antonio Lotti è stato un compositore barocco operativo a Venezia e autore di messe, cantate, madrigali, melodrammi e musica strumentale. La sua opera era nota a due dei maggiori compositori del suo tempo, Georg Friedrich Händel e Johann Sebastian Bach, che erano in possesso di alcune sue composizioni; proprio quest’ultimo studiò la Missa Sapientiae del compositore veneziano e ne è testimonianza il fatto che esiste un manoscritto, parzialmente di sua mano, del Kyrie e del Gloria di tale messa. Con Camille Saint – Saëns si apre la seconda metà del concerto, incentrata sulla musica vocale romantica e moderna.
Del compositore francese si ascolteranno due composizioni per coro a cappella improntate alla contemplazione della natura e della calma della sera. Abendlied è una delle composizioni sacre più note di Joseph Rheinberger, che la compose a soli quindici anni: scritta per un coro a sei parti, mette in musica un passaggio dalla narrazione dell’apparizione sulla via di Emmaus. Il programma prosegue con una versione per coro dell’inno mariano Ave maris stella composto da Edvard Grieg, esponente di spicco del romanticismo musicale e della scuola musicale norvegese. Il concerto è chiuso da una delle più celebri pagine del compositore inglese Edward Elgar: si tratta di Nimrod, il nono movimento delle Variazioni su un tema originale op. 36 (universalmente note come Variazioni “Enigma”), qui presentate in una versione corale alternativa all’originale versione orchestrale. Danilo Karim Kaddouri