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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Interventi di riqualificazione del carcere a opera dei detenuti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Presentati oggi i progetti sostenuti e fortemente voluti da Saint-Gobain Italia, dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus e dalla Compagnia di San Paolo che hanno coinvolto quaranta detenuti nella riqualificazione e ristrutturazione di alcuni edifici nella Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino tra i quali il nuovo Centro di accoglienza detenute madri e il teatro.

I detenuti sono stati impegnati per 600 ore di formazione teorica e pratica, di cui 200 impartite da formatori di Saint-Gobain Italia, volte a far imparare un antico mestiere con materiali e tecniche innovative, un "saper fare" vero, concreto, in campo edile, rivolto alla riqualificazione energetica sia di edifici nuovi, sia nella ristrutturazione.

La formazione ha un ruolo fondamentale per la riabilitazione dei detenuti: riduce infatti significativamente il rischio di recidiva ed è essenziale per agevolare il reinserimento in società, proprio come la stessa costituzione italiana sancisce, affermando che il carcere deve avere uno scopo rieducativo, per offrire un percorso di riabilitazione con importanti ricadute per la collettività.

Per questo la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, Saint-Gobain Italia e la Compagnia di San Paolo hanno promosso e implementato negli ultimi quattro anni questi progetti all'interno del Carcere di Torino.

La riduzione dei costi di gestione delle strutture pubbliche è un altro obiettivo centrale delle iniziative. Questi interventi di riqualificazione energetica favoriscono un risparmio economico per i contribuenti, grazie alla riduzione dei costi di gestione della struttura stessa e hanno prodotto ottimi risultati anche in termini di fabbisogno energetico, grazie all'utilizzo di materiali naturali e sostenibili, messi a disposizione dal gruppo Saint-Gobain.

Tale impegno, proseguito senza interruzioni dal 2010, si è concretizzato nell'attività di formazione svolta da Saint-Gobain Italia anche per la posa in opera dei materiali, coordinata e sviluppata dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri di Torino e sostenuta dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino.

Il progetto Liberi Bimbi sostenuto dalla Fondazione Saint-Gobain Initiatives

Grazie a Liberi Bimbi, è nato il nuovo centro di accoglienza dedicato alle madri incarcerate, grazie al lavoro di 16 detenuti. L'iniziativa promossa e sostenuta attivamente dalla Fondazione Saint-Gobain Initiatives prende avvio dall'obbligo in capo agli Istituti di pena detentiva, di riservare uno spazio - ICAM - dedicato ai detenuti con bambini. Tale spazio è stato individuato nella palazzina attualmente utilizzata dai detenuti semi-liberi: le persone che al mattino escono dal carcere per lavorare e ritornano alla sera. Mantenendo l'impegno di fare formazione in ambiti concreti e che siano richiesti nel lavoro in edilizia, all'interno di questo progetto più complesso, sono state impartite dai formatori di Saint-Gobain Italia 90 ore di lezioni teoriche e pratiche. Tale contributo ha reso possibile la realizzazione dei lavori di riqualificazione energetica delle pareti perimetrali - con l'insufflaggio di lana di vetro nelle casse vuote tra i muri - e di un controsoffitto isolato termicamente e acusticamente e finito con lastra in gesso rivestito. L'impegno di Saint-Gobain Italia si è esteso anche all'erogazione di borse lavoro che hanno coinvolto alcuni detenuti, per agevolare il loro reinserimento nel tessuto sociale.

Oltre a Liberi Bimbi, la Fondazione Saint-Gobain Initiatives è impegnata nello sviluppo del progetto Linguetta, nel quale Saint-Gobain sostiene la Lega del Filodoro, nella costruzione di un centro altamente specializzato per l'assistenza ai bambini sordociechi e delle loro famiglie.

Liberiamo le competenze

Li.Co. - Liberiamo le competenze e arrestiamo gli sprechi - ha permesso la riqualificazione energetica di alcuni edifici della Casa Circondariale di Torino. Dal 2010 ha coinvolto 60 detenuti che hanno ricevuto formazione sull'isolamento termico e acustico e successivamente hanno eseguito lavori di riqualificazione della copertura piana della palazzina uffici, circa 1.200 metri quadrati, imparando a impermeabilizzare e isolare termicamente e acusticamente il tetto. In seguito ne hanno isolato le pareti perimetrali con l'applicazione di un cappotto esterno, un solaio dell'archivio sempre con la tecnica del cappotto orizzontale, infine, come prova d'esame, hanno realizzato una controparete interna isolata termicamente e acusticamente e finita con lastre in gesso rivestito.

La collaborazione con Compagnia di San Paolo

Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione di Saint-Gobain Italia è stato finalizzato un intervento che ha riguardato la riqualificazione energetica e l'impermeabilizzazione della copertura piana del teatro della Casa Circondariale di Torino. A questo si sono poi aggiunte altre coperture sempre nella zona detentiva del carcere per un totale di 2.000 metri quadrati riqualificati.

"Per noi "formazione professionale" significa non solo apprendimento di competenze tecniche, ma occasione e strumento per lo sviluppo integrale della persona, sul piano culturale, umano, sociale", spiega Attilio Bondone, Presidente della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri. "Per questo da oltre trent'anni il nostro ente è impegnato nella formazione all'interno delle carceri: perché riteniamo che la pena detentiva perda di significato se non accompagnata da proposte concrete, che diano alle persone coinvolte la possibilità di vivere il tempo della condanna in modo "costruttivo", preparando il proprio reinserimento nella comunità dal punto di vista occupazionale e sociale. Il lavoro è il fattore chiave per il recupero della persona sotto entrambi i profili." E sottolinea: "Tutto ciò non reca vantaggio solo ai soggetti detenuti, ma a tutta la comunità, poiché si traduce in una riduzione della recidiva e quindi in un aumento della sicurezza. Questo impegno è reso possibile grazie al sostegno degli attori pubblici e privati che credono in queste iniziative."

"Da anni siamo impegnati nell'offrire percorsi di formazione professionale utili ai detenuti per agevolarne il reinserimento nella società dopo la scarcerazione", spiega Domenico Minervini, Direttore della Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino. "Due sono tuttavia i punti che intendo sottolineare a consuntivo dei progetti appena conclusi: l'eccellente sinergia tra il carcere, le istituzioni pubbliche e il mondo del privato, quale miglior esempio della partecipazione attiva della società civile nella valorizzazione dei programmi di esecuzione penale; l'orgoglio dei detenuti nell'aver dato un contributo concreto e duraturo nella bonifica dei luoghi di detenzione in cui sono costretti a permanere, tema attuale alla luce dei richiami sempre più forti della Corte di Strasburgo ad una maggiore umanizzazione proprio di tali luoghi."

"Siamo orgogliosi di essere uno dei sostenitori di un'iniziativa di così grande valore a cui abbiamo creduto sin dall'inizio del primo progetto nel 2010", dichiara Bruno Rossetti, Direttore Marketing Strategico e Comunicazione Construction Products Saint-Gobain Italia. "Quando pubblico e privato lavorano insieme con un obiettivo comune i risultati ottenuti sono sempre di altissimo livello e questo ne è un esempio concreto. Noi di Saint-Gobain, che operiamo nel settore dell'edilizia sostenibile abbiamo messo a disposizione non solo le nostre competenze e i nostri migliori tecnici per la formazione e per la consulenza nel progetto, ma abbiamo anche voluto dare un contributo nell'erogazione di borse lavoro ad alcuni detenuti per agevolare il loro reinserimento nel tessuto sociale".

"I progetti promossi e sostenuti da Saint-Gobain Italia, dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri e dalla Compagnia di San Paolo e che hanno coinvolto molti detenuti della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino in una formazione teorica e pratica rappresentano un passo importante per il loro reinserimento nella società", commenta l'Assessore alle Politiche Sociali Augusto Ferrari. "La nostra Costituzione prevede che le pene debbano tendere alla rieducazione del condannato e credo che sia fondamentale che il carcere assuma uno scopo rieducativo ed offra ai detenuti una seconda possibilità di potersi riabilitare, di poter seguire corsi scolastici, formativi e di addestramento professionale. Credo che Istituzioni, Associazioni e Fondazioni debbano continuare a collaborare, fornendo insieme risposte concrete ad una società che ha cambiato volto".

"La Compagnia di San Paolo da molti anni si impegna al sostegno economico, progettuale e operativo in ambito carcerario, con l'obiettivo di favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei detenuti, l'educazione al lavoro e il miglioramento della qualità della vita in carcere". Aggiunge Paola Assom Area Politiche Sociali Compagnia di San Paolo. "Per questo è nato "Progetto Libero", il nome delle Linee guida in ambito carcerario della Compagnia di San Paolo. Dal 2011 a oggi, sono complessivamente quasi 6 i milioni euro investiti dalla Compagnia in questo ambito. Non a caso è stato attribuito alle Linee il nome di "Progetto Libero": non è un paradosso, ma una visione programmatica. Non si può cancellare il crimine, ma si deve contribuire a offrire alle persone detenute dignità, autostima, motivazioni di riscatto per avviarle verso una libertà che è innanzitutto interiore. Non è solo una azione meritoria ma anche un impegno verso la società e un dovere costituzionale".

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