Banchette, intitolazione della locale sede della Protezione Civile a Giuseppe Garda
Nel pomeriggio di sabato 25 giugno, alle 17, il Comune di Banchette intitolerà la locale sede della Protezione Civile in via Della Torretta a uno dei suoi più attivi soci fondatori: Giuseppe Garda. Il programma della giornata prevede il ritrovo presso l’area cimiteriale, alle 16.30, per andare a rendere omaggio alla tomba dell’estinto. Il corteo dei presenti si sposterà poi presso l’antistante scuola media “Sandro Pertini” per la commemorazione e intitolazione della sede con le autorità civili e religiose, oltre ai numerosi gruppi della protezione civile del territorio. Seguirà un breve intrattenimento musicale jazz del “Deep Light Quartet”.
Chi era Giuseppe Garda
Nato ad Ivrea nel 1941, Giuseppe Garda, perito elettrotecnico, dipendente Olivetti dal 1960, ricoprì nell’azienda vari incarichi di responsabilità: dapprima (1987) come responsabile della produzione telescriventi della Olteco Olivetti Telecomunicazioni, successivamente (1989) come responsabile della qualità della produzione personal computers. Dal 1989, inoltre, ricoprì l’incarico di responsabile del servizio ecologia e sicurezza sul lavoro del comprensorio industriale di Scarmagno. Dalla sua costituzione (1982) fu componente della Giunta Esecutiva della Olquadri - Associazione Aziendale dei Quadri Olivetti e, dal 1989 fino alle dimissioni, ricoprì l’incarico di responsabile dei rapporti con l'azienda. Dal 1993 al 1995 migliorò le sue conoscenze in materia di sicurezza sul lavoro al fine di esprimerle nello specifico campo della formazione. Nel 1996 ottenne il certificato di coordinatore delle attività di prevenzione rilasciato dall'Aias (Associazione Italiana fra Addetti alla Sicurezza) e l'attestato di coordinatore di attività formative per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza rilasciato dall'organismo paritetico regionale per la formazione professionale della Regione Piemonte.
Il 1° maggio del 2003 gli venne conferita la Stella al Merito del Lavoro con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana con il titolo di "Maestro del Lavoro". Investì con grande impegno e passione una parte del suo tempo per dare un contributo alla crescita della comunità di Banchette. Si dedicò sempre con animo sincero al prossimo, per contribuire a risolvere i problemi con spirito di abnegazione e collaborazione, senza personalismi. Fu consigliere comunale dal 1985 al 1990. Nel 1995 sostenne nuovamente una lista per amministrare il comune e nel 1999 il Sindaco, Renato Alessio, gli offrì la possibilità di entrare in giunta e di occuparsi di un settore delicato: i lavori pubblici. Dal 1999 al 2004 svolse con grande impegno il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici. Lavorò per ottenere sempre il meglio, a volte anche soffrendo quando ciò non avveniva. La sua profonda ed onesta cultura del lavoro non venne mai meno. Nel 2005 fu riconfermato nel suo incarico ai lavori pubblici e nominato Vicesindaco. Negli anni trascorsi in amministrazione, la passione di Giuseppe Garda per l'impegno pubblico e sociale aumentò costantemente.
Verso la fine degli anni 90, incominciò ad occuparsi di Protezione Civile: diventò uno dei fondatori operativi del gruppo comunale di volontari. Fu punto di riferimento e di stimolo per l'intera organizzazione, di sostegno alle iniziative, di mediazione dei problemi. Nell'ottobre del 2000 il gruppo di Protezione Civile fu chiamato a fronteggiare il tragico evento alluvionale che interessò gran parte del Piemonte e della Valle d'Aosta, oltre a coinvolgere tutto il bacino del Po. Anche durante quei tragici eventi, Garda fu presente in prima linea nella gestione dell'emergenza, a fianco di tanti volontari e concittadini. A partire dal 2001, l'impegno civile si concentrò sul settore sociale. Insieme ad altri cittadini spinti da analoga passione, fu promotore dell'associazione "La Zattera". Ne divenne socio fondatore e volontario. L'associazione, ancora attiva e presente sul territorio dell'eporediese, si occupa di assistenza alla popolazione, andando incontro ai bisogni e alle necessità di anziani, disabili e persone in difficoltà. Nelle prime fasi dell'associazione, Giuseppe si occupò, in particolar modo, della ricerca di contributi per l'acquisto di un mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili. Fu una persona riservata, onesta, di grande responsabilità, che non amava apparire. Lavorò in silenzio per il proprio paese e per gli altri. Mai alla ricerca di riconoscimenti ed elogi. Tali valori facevano parte del suo modo di essere, della sua cultura, e rappresentano, ancora oggi, la sua preziosa eredità. Giuseppe Garda, sempre vissuto a Banchette con la moglie Alma Bonis e i figli, Andrea e Massimo, morì prematuramente ad Ivrea il 3 settembre 2006.