rotate-mobile
social

'Ristoranti contro la fame': quali sono i locali aderenti dove si può donare un piatto o una pizza sospesa

Fino al 31 dicembre

Anche quest'anno chef e ristoratori torinesi e piemontesi sono scesi in campo per sensibilizzare i propri clienti sul tema della lotta alla fame e alla malnutrizione nel mondo infantile.

I clienti, all’interno dei ristoranti, potranno donare, fino al 31 dicembre, due euro con l’acquisto di un “piatto solidale”, 50 centesimi scegliendo una “pizza solidale” e altrettanti consumando una bottiglia d’acqua.

Magazzino 52 (Torino), NH Lingotto Congress (Torino), L'Ostu (Torino), Fratelli La bufala (Torino), Fratelli La Bufala (Grugliasco), Sórbole! (Brandizzo), Il Cascinalenuovo (Isola d'Asti), Fratelli La Bufala (Biella), La trattoria degli amici (Castellinaldo), Piazza Duomo (Alba), Marc Lanteri al Castello (Grinzane Cavour) sono stati tra i primi 100 ristoranti che hanno aderito, in tutta Italia, a questa iniziativa che è stata lanciata lo scorso 15 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Molti altri hanno aderito nei giorni successivi. Al fondo di questa pagina potete trovare il ristorante contro la fame più vicino a voi. Il progetto, che ha la regia di "Azione contro la Fame", negli ultimi anni ha trovato ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana, raggiungendo complessivamente 500.000 persone.

Questa iniziativa coglie l'occasione di tornare a godere di un pranzo o di una cena in totale sicurezza, contribuendo all'impegno di liberare il mondo dalla fame.

L'ultimo rapporto della FAO ben illustra quanto, a causa di guerre, cambiamenti climatici e disuguaglianze, la situazione nel mondo resti drammatica.

I progetti

Saranno quattro le attività sul campo che saranno sostenute dall’organizzazione attraverso l’iniziativa. In Sahel l’organizzazione sosterrà ancora l’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici, in India, darà seguito alla realizzazione degli “orti giardino”, pensati per liberare i più vulnerabili dall’insicurezza alimentare, proiettandoli verso l’autosufficienza, in Libano, il network si occuperà del sostentamento delle comunità di rifugiati con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni socioeconomiche con l’accesso ai beni di prima necessità.

In Italia, “Dall’emergenza all’autonomia”, consiste, infine, in una attività “pilota” che, in un momento di emergenza economica e sociale, coinvolgerà 50 famiglie vulnerabili della periferia di Milano, per un totale di 250 persone, già nel 2022. L’obiettivo dell’organizzazione è quello di estendere l’iniziativa anche in altri territori. D’altra parte, anche in Italia, pur con forme diverse, molte persone vivono una condizione di insicurezza alimentare (5,6 milioni in povertà assoluta, Istat).

"Gli italiani, oggi, hanno un motivo in più per pranzare o cenare al ristorante o in pizzeria: la solidarietà - ha detto Simone Garroni -. Recarsi in uno dei locali aderenti diventa non solo un’opportunità per dare cibo ed alimenti terapeutici ai bambini malnutriti nel Sud mondo ma anche un modo per consentire alle famiglie più vulnerabili del nostro Paese di sconfiggere la fame".

Per maggiori informazioni e per trovare il Ristorante contro la fame più vicino a voi cliccate qui

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Ristoranti contro la fame': quali sono i locali aderenti dove si può donare un piatto o una pizza sospesa

TorinoToday è in caricamento