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12 aule in 15.140 metri quadrati: ecco il nuovo Campus didattico Unito nell'ex sede de "La Stampa"

Un'ampia area per la didattica

Martedì 29 giugno 2021 il Rettore Stefano Geuna, la Sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino e il Direttore del quotidiano La Stampa, Massimo Giannini, hanno inaugurato il nuovo Campus Didattico sorto negli spazi che dal 1968 al 2012 hanno ospitato la redazione e gli uffici del quotidiano La Stampa tra via Chiabrera e via Marenco.

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In una superficie totale di 15.140 metri quadrati, il nuovo Campus ospita 12 aule per attività didattiche e laboratori per una capienza complessiva di 3.200 studenti, l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino (ASTUT), che trasferirà qui la sua collezione, attualmente conservata all’ex Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco, la Biblioteca Federata di Medicina e la Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie (SUISM). 

Dall’entrata di via Chiabrera al piano terra, in una superficie di 3.255 metri quadrati, dove un tempo erano collocati i locali per le attività di imballo e spedizione, sono allestite 5 aule con una capienza complessiva di 1.250 posti e una aula studio/lunch room. In una superficie di 3.175 metri quadrati, al primo piano, dove erano situati i locali per le attività di stampa e le incisioni, sono ospitati invece uffici e altre 4 aule per una capienza di 1.100 posti. 

Nella manica che affaccia su via Marenco, al primo piano, luogo che fu il cuore della redazione del quotidiano, in una superficie di 3.000 metri quadrati, troveranno spazio il centro medico e i laboratori della Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie (SUISM). Nella stessa porzione di edificio, al secondo piano, dove erano situati i locali mensa e gli spogliatoi del personale, in una superficie di 2.787 metri quadri, ci saranno 4 aule per una capienza di 700 studenti, oltre a spazi di relazione e aule studio.  I lavori relativi al campus didattico saranno ultimati entro luglio 2021 e saranno disponibili per il prossimo anno accademico. Il centro medico e i laboratori della SUISM saranno invece completati entro il 2021 per consentirne il trasferimento dall’attuale sede di piazza Bernini.

Nei due piani interrati, locali destinati alle rotative, le macchine che mandavano in stampa il quotidiano, in un’area di 6.000 metri quadrati, avrà sede l’ASTUT, l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino, la struttura universitaria deputata a raccogliere, conservare, studiare e valorizzare i reperti materiali testimoni della ricerca e della didattica nell’Ateneo torinese. Nato nel 1992 l’ASTUT raccoglie strumenti, accessori, arredi, carte, fotografie e filmati di un periodo che va dalla fine del XVIII secolo ad oggi. Allo stesso piano avrà sede la prima Biblioteca Federata di Medicina, con archivi e un’ampia sala di consultazione di libri e riviste scientifiche. 

Il progetto del nuovo Campus ha coniugato modalità costruttive sostenibili ed ecologiche utili al risparmio energetico con dotazioni domotiche e impiantistiche a elevata tecnologia. Tutte le aule sono dotate di connessione e punti di ricarica a ogni postazione, di impianti audio-video di alta qualità e possono trasmettere lezioni e conferenze sia in streaming da remoto che nelle aule adiacenti, mettendole in collegamento virtuale.

“Il recupero dell’edificio che ospitava il quotidiano La Stampa - dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino - è un grande intervento edilizio di economia circolare dal forte impatto sociale e simbolico. Siamo orgogliosi di aver restituito alla cultura uno spazio dal grande valore evocativo per la città, sede per tanti anni di uno dei più importanti quotidiani nazionali, popolandolo di studentesse e studenti. Oltre al significativo miglioramento delle dotazioni dell’Ateneo, condizione indispensabile per ampliare l’offerta formativa e migliorare la qualità della didattica, questo investimento produrrà anche effetti positivi di rivitalizzazione socio-economica del quartiere.

Segno di come UniTo sia sempre più parte integrante della città e del suo modello di sviluppo.
Dopo quasi un biennio di didattica a distanza, UniTo continua il suo sforzo per l’apertura di spazi fisici all’altezza di una grande Università internazionale. Grazie a interventi come questo potremo consentire di nuovo a chi studia di ritrovarsi e di ristabilire la qualità delle relazioni interpersonali. Anche per questo è stata prestata particolare attenzione alla creazione di spazi studio e luoghi di incontro anche informali all’interno del campus”.
 

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