Luciana Littizzetto contro il nuovo digitale: “17 milioni di televisori da rottamare, se lo sa Greta ci sputa”
L’ultimo intervento a 'Che tempo che fa'
La transizione ecologica o meglio il modo in cui la si sta attuando è il tema centrale dell’intervento di domenica 17 ottobre di Luciana Littizzetto come sempre ospite fissa da Fabio Fazio in Che tempo che fa.
Nuovo digitale terrestre 2021: cosa cambia e quando avverrà il passaggio
“Dal 20 di ottobre parte la prima fase della sperimentazione del digitale terrestre. Si chiamerà DVB-T2, già nel dirlo hai bisogno di un integratore perchè non te lo ricordi - dice Luciana, che poi prova a spiegare come funzionerà -. Allora io mi sono informata su quello che succederà a noi telespettatori. Se uno ha un televisore abbastanza recente, diciamo dal 2018 in avanti, quelli vanno bene basta sintonizzarli. Se no bisogna comprare il decoder o bisogna rottamarla”.
“Se la rottami lo Stato ti dà una mano e ti dà 100 euro, al massimo. Con 100 euro ti compri una televisione? Ti compri il guscio Meliconi per il telecomando”, ironizza la Littizzetto.
“L’alternativa è comprare il decoder, che costa 30 euro e basta sintonizzarlo”.
“Tanto dicono sempre così che basta sintonizzarlo – dice immaginando la disperazione per far funzionare il nuovo dispositivo tecnologico. Sembra facile, ma una volta facevi così (batte le mani sul tavolo come si faceva per far tornare nitida l’immagine con i televisori di un tempo, ndr) e il televisore ripartiva. Adesso devi chiamare il premio Nobel Parisi per collegartela. Senza contare che se metti il decoder avrai due telecomandi: due è la fine, lo snervo totale”.
“Per cui chiedo a questi che fanno i divani se possono farli con dei sensori, che dicono: ‘Sono il telecomando sono sotto il tuo culo, attenzione sono sotto il divano, sono sul davanzale’”.
“Io voglio immaginarmi gli anziani che stanno già impazzendo con questo Green Pass. Facile dire che basta scaricarlo ma se hanno dei cartoni di telefoni, sottolinea la Littizzetto. Meno male che potevano andare in farmacia e i farmacisti, che Dio li benedica, gli scaricavano questo Green Pass cartaceo. Ma adesso non è che possono andare con il decoder. Non è che possono andare lì e dire vorrei una tachipirina 1000 e anche se mi sintonizza il decoder. Prevediamo dei ‘decoderator’ come i navigator che vadano gratis dagli anziani a sintonizzare”.
“Poi ci sono le televisioni che andranno rottamate. Si stima 17 milioni di televisori che saranno da rottamare: se lo sa Greta ci sputa. Praticamente se le metti tutte insieme diventa una Marmolada di televisori. E meno male che è cominciata la transizione ecologica, meno male”.
“Transizione ecologica nel senso che l'ecologia transita da un'altra parte. É come dire faccio la dieta a zona e mi mangio 4 kg di salsiccia al giorno. 17 milioni di televisori se li metti in fila sono da qui a Sydney praticamente. Se li metti uno sopra l’altro viene su una torre che buca l’orbita terrestre. Potremmo chiedere a Renzo Piano, se lo inviti, di fare un Pirellone gigante nero”.
“Tutto questo per vedere Amadeus più definito con il naso che arriva direttamente sul nostro divano. Voglio io vedere i nei di Renzi più definiti e l'apparato auricolare di Giorgino?”, conclude Luciana Littizzetto, lasciando negli spettatori più di un dubbio sulla necessità di questo nuovo passaggio tecnologico soprattutto per le sue ripercussioni a livello ambientale.