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Littizzetto a Meloni sulla figlia a Bali: "Carriera con figli diventi diritto di tutte le donne"

La letterina nel suo spazio a "Che tempo che fa"

"Fai che questo privilegio diventi un diritto di tutte le donne. Che ogni madre possa portare avanti la sua carriera in totale parità e senza lo stigma di aver fatto un figlio".

Luciana Littizzetto, domenica 20 novembre, nel suo spazio dedicato all'attualità a "Che tempo che fa", lancia questa richiesta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Lo spunto nasce dal dibattito nato in merito alla scelta di Meloni di portare con sè la figlia in occasione del G20 a Bali. Nella sua letterina Littizzetto, sottolineando come "non siamo quasi mai sulla stessa lunghezza d’onda, e neanche sulla stessa spiaggia e direi nemmeno sullo stesso litorale, stavolta sono dalla tua parte", "Hai fatto bene. Io non ho nessun diritto di giudicarti come madre, non sono affari miei. Ti posso giudicare solo come politico che gestisce il mio paese".

Questo il testo completo della letterina immaginaria che ha Littizzetto rivolge a Meloni.

Cara Giorgia,
Ti scrivo questa letterina per dirti che, anche se non siamo quasi mai sulla stessa lunghezza d’onda, e neanche sulla stessa spiaggia e direi nemmeno sullo stesso litorale, stavolta sono dalla tua parte. Mi riferisco alla questione Ginevra, alla tua innocente bimbetta.
Hai deciso di portare la tua bambina Ginevra a Bali? Hai fatto bene. Io non ho nessun diritto di giudicarti come madre, non sono affari miei. Ti posso giudicare solo come politico che gestisce il mio paese. E nota come ho messo bene la O alla fine di politic.

Siamo una nazione strana Giorgis. Alle donne diamo tutti i diritti purchè si comportino come uomini, se si sbagliano a comportarsi da donne ci indigniamo. Da un paese che ancora si imbarazza se vede un seno fuori di una madre che allatta, e non fa una piega se lungo le strade ci sono più cartelli con tette e reggiseni che indicazioni stradali che cosa ti aspetti?

Sono anni che gridi sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana e adesso si incazzano se fai la madre?
Qualcuno ha detto che dovevi prevederlo prima. E cosa dovevi fare? Dire: io di figli non ne faccio perché adesso sono al 4% ma poi magari divento presidente del Consiglio e poi è un casino.

Sai cosa? La Metzola ha 4 figli e la Von der Layen ne ha 7. Dovreste organizzare un piccolo G3 per confrontarvi sulla gestione della prole. Un bel G3 di leader donne per dimostrare che è il carisma che fa il potere, non la prostata.

Tu hai detto che hai il diritto di guidare questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre. Sono d’accordo con te, anzi, tu sei un’apripista in questo, sei la prima donna premier e madre italiana, fai che questo privilegio diventi un diritto di tutte le donne. Che ogni madre possa portare avanti la sua carriera in totale parità e senza lo stigma di aver fatto un figlio.

Fai in modo che ogni madre quando il caso lo richieda, possa portarsi i figli sul lavoro, in aereo, e anche sui barconi senza il pericolo di essere cacciata via o rimbalzata di porto in porto. Anche quelli sono bambini che le loro mamme portano in viaggio. Ma non per scelta, per necessità. Perché loro non sono nel G20, sono nel G-Ultimi degli ultimi.

Ti saluto genitore uno e genitore due. Tua per sempre. Lucianina.

P.S. Ancora una cosa. Nessuno si dovrebbe mai permettere di giudicare un genitore che ama il proprio figlio. Sia che quel genitore sia omosessuale, single e persino presidente del Consiglio. Ogni amore è amore a modo suo.

P.S.S. Meno male che non ho mai fatto la Presidente del Consiglio perché se avessi portato i miei due figli al G20 avrebbero fatto un tale casino che sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.


 

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