rotate-mobile
IN TELEVISIONE

Littizzetto, la letterina ai comici russi: "Lasciate stare Giorgia Meloni"

La torinese difende la premier dai colleghi dopo la telefonata-fake

C'è nuovamente Giorgia Meloni al centro della letterina di Luciana Littizzetto. La scorsa settimana la torinese aveva 'scritto' alla premier dicendo la sua sul tema degli asili. "Se non ci sono per il primo figlio, cosa ci serve gratis per il secondo?", aveva sottolineato Littizzetto, nel suo spazio dedicato all'attualità a 'Che tempo che fa' sul 9.

Ieri, domenica 5 novembre, la torinese è intervenuta, invece, in difesa della premier, vittima in settimana di uno scherzo da parte di due comici russi, Vovan e Lexus, che con una finta telefonata le hanno fatto credere di essere il presidente della Commissione dell'Unione Africana. Meloni, durante la conversazione, si è lasciata andare ad alcune considerazioni sulla guerra tra Russia e Ucraina dicendo che "C'è stanchezza da tutte le parti e si avvicina il momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d'uscita" e sul tema dei migranti, dove ha fatto anche un breve cenno sulla Libia, dichiarando che "forse oggi qualcuno capisce che la situazione del dopo non è stata così buona, non è stata migliore, dobbiamo far funzionare il nostro cervello". 

Littizzetto, la letterina ai comici russi

"Cari Vovan e Lexus, Ric e Gian della tundra siberiana, Piosky e Amedeosky della steppa sconfinata a 40 sotto zero, cari amici dei servizi segreti russi e a tutti i figli di Putin in collegamento in questo momento. Priviet a tutti", ha esordito Luciana Littizzetto, che poi, per difendere Giogia Meloni dallo scherzo telefonico subito, ha contestualizzato così il difficile momento a livello internazionale: "So che è difficile far ridere in questo momento che definirei eufemisticamente di merdosky. C'è  la guerra, ci sono i virus, la crisi climatica, inondazioni, terremoti, inflazione e ogni sfiga che scende dal cielo, però lasciate stare Giorgia".

"Si chiama Giorgia con la 'I', non 'Georgia' come l'avete chiamata voi. La nostra Giorgia non è uno stato caucasico. È una donna, una madre, una cristiana, e pure con uno staff non di geni assoluti. Lasciate stare la nostra Melonskova che fra un po' la raccogliamo col cucchiaino. Fermatevi, fatelo in nome del lettone di Putin che ha unito a lungo i nostri due popoli, non è il momento. Ora non sto a spiegarvi, ma non lo è. Er Meloni adesso è sotto un treno, come Anna Karenina, che voi dovreste conoscere bene", ha detto. Poi è tornata sulla fine del rapporto con il giornalista Andrea Giambruno: "Ha passato dieci anni di vita con un uomo dal ciuffo importante, e qualche giorno fa è finita. Capita. Come dite voi in Russia, 'Tutte le famiglie felici si assomigliano, ma ogni famiglia c'ha un Giambruno che si tocca il pacco a modo suo'".

Poi, pur sottolineando le difficoltà dei colleghi nel fare uno scherzo, ("capisco che fare i comici in Russia deve essere dura, per noi è più facile perché mal che vada abbiamo Salvini che qualche boiata la spara sempre, per voi basta niente che Vladimir vi fa volare casualmente dal quarto piano come gli oligarchi russi, finite a sorseggiare un the al polonio nella lounge di un aeroporto, o vi ritrovate a ballare il casaciò in Siberia con le Pussy Riot"),  gli ha detto: "Non venite a strapparci il Premier di bocca. Fate uno scherzo a Putin, se avete il coraggio. Prendetelo per il gulag al telefono, ma prima fossi in voi controllerei che le finestre di casa vostra si chiudano bene, oppure date a me il suo numero, avrei un po' di cosine da dirgli, come due terzi dell'umanità."

Il P.S. è stato ovviamente dedicato a Giorgia Meloni e all'intelligence di Palazzo Chigi. "Certo che anche te Giorgis se ai primi che ti telefonano dici tutti i cacchi nostri siamo panati. Tergiversa. Parla del tempo, di come fanno bene i bucatini a Roma, della Marcuzzi che balla a Boomerissima. Tirala lunga e intanto chiedi a Ricci di trovare dei fuori onda che li sputtanino tutti quanti", ha concluso.

Continua a leggere TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al canale TorinoToday su WhatsApp

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Littizzetto, la letterina ai comici russi: "Lasciate stare Giorgia Meloni"

TorinoToday è in caricamento