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Mercoledì, 24 Aprile 2024
LA PRESENTAZIONE AL CINEMA MASSIMO / Centro / Via Giuseppe Verdi, 18

In anteprima a Torino il cast presenta la serie Lidia Poët, Matilda De Angelis: "Interpretarla è un privilegio"

Un inno all'emancipazione femminile. Sarà disponibile dal 15 febbraio su Netflix

Anteprima in grande stile questa mattina al Cinema Massimo di Torino. Oggi, lunedì 13 febbraio, è stata presentata la serie Netflix “La legge di Lidia Poët”, sei episodi disponibili sulla piattaforma da mercoledì 15 febbraio.

“La legge di Lidia Poët” racconta la storia della prima donna in Italia a entrare nell'Ordine degli Avvocati. Nata a Perrero, di religione valdese, si scrisse alla facoltà di legge dell’Università di Torino nel 1878 e si laureò in Giurisprudenza il 17 giugno 1881 dopo aver discusso una tesi sulla condizione femminile nella società e sul diritto di voto per le donne. Superati gli esami per diventare procuratore legale il 9 agosto 1883 divenne la prima donna iscritta all’Ordine.

Nonostante esempi virtuosi provenienti dall’estero, il procuratore generale della Corte d’appello di Torino evidenziò il divieto per legge per le donne di entrare nell'ordine. L'11 novembre 1883 la Corte di Appello accolse la richiesta e a Lidia venne revocata l’iscrizione. Riuscirà a ottenerla solo nel 1920, a 65 anni, a seguito dell’approvazione in Parlamento della Legge Sacchi, che autorizzava ufficialmente le donne ad entrare a far parte degli uffici pubblici.

La Legge di Lidia Poët: la trama e il cast

La premier di Lidia Poet, ph. Virginia Bettoja-2

La prima puntata di "La legge di Lidia Poët” è stata presentata questa mattina in anteprima ai giornalisti. La legge di Lidia Poët mescola il giallo, il noir, in una Torino di fine ‘800 meravigliosa e misteriosa. “La legge di Lidia Poët” è il racconto di una donna anticonvenzionale, nata nel tardo Ottocento, che già brilla per talento, spirito libero e personalità. Il suo credo è essere anticonformista, non adeguarsi alle opinioni comuni, aggirare la norma, pensare fuori dagli schemi, ribellarsi al pensiero dominante e al sistema preesistente. Un vero e proprio inno alla libertà. Torino è stata l’arena perfetta, forse l’unica possibile per arrivare alla cura che auspicavamo”.

Il primo episodio è coinvolgente e mostra subito il taglio scelto dal regista, Matteo Rovere e dagli sceneggiatori. Della biografia della vera Lidia Poet sono stati mantenute alcune caratteristiche, in primis il suo spirito battagliero contro la sentenza che impediva a lei e a tutte le donne di esercitare la professione di avvocata. Dei suoi sei fratelli, ad esempio, per ragioni di scena, è presente, invece, soltanto il fratello Enrico, di professione avvocato, che le permetterà di lavorare nel suo studio legale, esercitando di fatto la professione pur non essendo iscritta all’albo.

A interpretare Lidia Poët è Matilda De Angelis che oggi, in conferenza stampa, ha detto: "È stato molto bello, è stato un enorme privilegio anche solo poter toccare da vicino la caratura di una donna che ha fatto la storia del femminismo e non solo. Sono molto contenta che venga portata alla luce la vita di questa donna che è ancora purtroppo troppo poco conosciuta", racconta l'attrice.

"Questa serie è un pretesto per conoscerla davvero, per raccontare la figura di Lidia ma con un prodotto di finzione, di fantasia. Può essere un pretesto molto figo per poter sviscerare in maniera più approfondita e storica la vita di Lidia Poët. Io mi sono divertita moltissimo a creare una caricatura di questo personaggio dato che di lei si sa molto poco e si parte da delle informazioni che diventano poi l'ossatura del personaggio. Da lì poi si vola molto di fantasia, di immaginazione e di empatia soprattutto. Sul discorso della disparità di genere, è molto importante che vengano scritte queste storie. Io per prima come attrice, come donna, sono lusingata quando mi viene data la possibilità di interpretare dei ruoli così pregni di carattere, di intensità e di forza. Ho cercato di darle più sfumature possibili, di renderla determinata e leggera allo stesso tempo e anche molto fallibile, perché era anche questo un tratto interessante di questa eroina così fragile”, spiega.

Fanno parte del cast Eduardo Scarpetta, che interpreta Jacopo Barberis, giornalista della Gazzetta Piemontese, spalla di Lidia, Pier Luigi Pasino, nel ruolo di Enrico Poët, fratello di Lidia, avvocato e uomo del suo tempo, Sara Lazzaro che è Teresa Barberis, la moglie di Enrico e sorella del giornalista Jacopo, Sinèad Thornhill, Marianna Poet, figlia di Enrico e Teresa e Dario Aita, che recita nel ruolo di Andrea Caracciolo, amante occasionale di Lidia.

La legge di Lidia Poët: dove è stata girata a Torino

La serie Netflix farà conoscere la storia di questa donna, simbolo della lotta per l’emancipazione femminile e una bellissima Torino di fine ‘800 con i suoi costumi, sugli schermi di 190 paesi e a un'audience di 231 milioni di abbonati,

Le puntate, infatti, sono state girate interamente nella nostra città. Le scene realizzate all'interno del tribunale del capoluogo piemontese sono state girate presso l’Ex Curia Maxima di Via Corte d’Appello, location di norma inaccessibile e resa disponibile esclusivamente per le riprese. Per alcune aule del tribunale è stato inoltre utilizzato Palazzo Falletti Barolo, insieme al Palazzo dei Cavalieri, trasformato nella redazione della Gazzetta Piemontese.

Numerosi ciak hanno coinvolto anche il Museo del Carcere Le Nuove, oltre a varie piazze e strade del centro che durante le riprese hanno fatto da sfondo a carrozze, cavalli, costumi d’epoca: la centralissima e iconica Piazza Cavour, ad esempio, dove sono state girate le scene in esterna di Villa Barberis, casa di famiglia di Lidia Poet i cui interni sono invece stati ricostruiti per varie settimane di riprese a Racconigi, presso Villa San Lorenzo.L’ex lanificio Bona, nel comune di Carignano, è stato trasformato in una fabbrica di cioccolato, mentre il Teatro Alfieri di Asti ha ospitato le riprese di varie scene trasformandosi, per esigenze narrative, nel Teatro Regio di Torino. Sono state inoltre coinvolti il Castello e la Certosa di Collegno, il Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano, la Basilica di Superga e diversi scorci di Borgo Cornalese a Villastellone.

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