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"L'uomo che disegnò Dio", arriva nei cinema il film torinese di Franco Nero con Kevin Spacey

Nel cast anche l'attrice torinese Stefania Rocca

Esce oggi, giovedì 2 marzo, al cinema, l’atteso “L’uomo che giudicò Dio”. Il secondo film da regista di Franco Nero, che ha anche il ruolo dell’attore protagonista, ha tra gli attori di un cast internazionale un nome di spicco, quello di Kevin Spacey, in quello che è il suo primo film girato dopo le accuse di molestie sessuali.

Spacey, due volte il Premio Oscar, nel 1996 come miglior attore non protagonista per "I soliti sospetti" e nel 2000 come miglior attore protagonista per "American Beauty", lo scorso 16 gennaio è stato ospite per una Masterclass al Museo del cinema di Torino, alla Mole Antonelliana. Nel suo discorso di ringraziamento, aveva espresso tutta la sua gratitudine nei confronti di Franco Nero che in quel momento difficile gli aveva dato la possibilità di tornare sul set, offrendogli un ruolo, quello di un commissario che si accanisce contro un presunto molestatore.

Completano il cast, dove c'è anche l'attrice torinese Stefania Rocca, Faye Dunaway, Massimo Ranieri, Robert Davi, Alessia Alciati, Diana Dell’Erba, Alessia Pratolongo, Vittorio Boscolo, Simona Nasi, Kathleen Hagen, Sofia Nistratova , Diego Casale, Gabriele Barbone, Savino Genovese, Emanuela Petroni, Stefano Lomen, Andrea Cocco, Piero Ali Passatore.

C'è anche una forte componente di maestranze e professionalità piemontesi all'interno del cast artistico e di quello tecnico. Isabel Ciammaglichella, Diana Dell’Erba, Diego Casale, Simona Nasi e Savino Genovese gli attori piemontesi che hanno ricoperto i ruoli principali di Iaia, Fiamma, Salvatore, Desiré e Regista.

“L’uomo che disegnò Dio” è ispirato a una storia vera e diventa “una favola sulla necessità di riscoprire il miracoloso potere della dignità in un mondo dove il rumore dei media ha risolto il problema dell'imperfezione dell'uomo semplicemente eliminando il problema stesso”.

Emanuele, interpretato da Franco Nero, è un anziano, solitario e cieco, con un grande dono: la capacità di ritrarre chiunque semplicemente udendone la voce. Nessuno conosce questa "magia", tranne la sua assistente sociale Pola e gli studenti della scuola serale dove insegna ritrattistica a carboncino. La sua vita viene sconvolta quando Pola gli presenta due immigranti africane: Maria, una vedova che è venuta in Italia sperando in un futuro migliore, e sua figlia Iaia. Le due si trasferiscono da lui occupandosene in cambio della casa. Una sera, Iaia registra l’anziano mentre sta disegnando un suo ritratto e carica il video online. La "magia" diventa virale in brevissimo tempo. Emanuele viene notato dal “Talent Circus”, uno show televisivo che scopre straordinari talenti che sfrutta per audience.

Le riprese sono state effettuate in 5 settimane a Torino tra maggio e luglio 2021. Tra le varie location cittadine ci sono il Parco del Valentino e la Galleria Umberto I. Nell’ex IRV Istituto di riposo per la vecchiaia, noto come i Poveri Vecchi, sono tati ricostruiti diversi ambienti: la casa di Emanuele, il protagonista, ma anche una Centrale di Polizia, un carcere, una scuola, mentre il Circo Talent Circus Show (Medini) è stato allestito al Parco della Pellerina.

Il cinema Fassino di Avigliana programma il film già questa settimana. A Torino sarà nelle sale, non prima della prossima settimana, al Cinema Centrale, ai Fratelli Marx e Due Giardini, che fanno parte del circuito Slow Cinema.

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